martedì 30 marzo 2010

corrispondenze

sul tram numero due, stamattina, questa fascinosa dark lady era immersa nella lettura di Non deve accadere, di Anne Holt. smilza, algida, riparata dietro grandi occhiali da sole, concentrata ma vigile, la creatura corrispondeva perfettamente al suo libro – catalogato come noir scandinavo –, un brano dalla prima pagina del quale recita così: "Oltre il vetro a piombo e il chiavistello in ottone della porta d’ingresso, a sinistra in fondo al grande atrio, in una stanza da lavoro occupata da opere d’arte minimaliste e da
mobili stravaganti, dietro una scrivania e fra cassetti colmi
di lettere non aperte, sedeva una donna morta. Aveva la testa reclinata all’indietro e gli avambracci appoggiati sui braccioli. Una larga striscia di sangue secco le scendeva dal labbro inferiore lungo il collo nudo, dividendosi a livello del seno per poi ricongiungersi su uno stomaco sorprendentemente piatto. Anche il naso era macchiato di sangue. La luce che scendeva dal lampadario illuminava il buco scuro che una volta era stato una bocca. Rimaneva solo un pezzo della lingua, apparentemente rimossa da una mano sicura. Il taglio era pulito, professionale".

Nessun commento: