mercoledì 29 dicembre 2010

venti dell'est

questa è la pubblicità di un panino mcdonald's concepita da un'agenzia ungherese; il payoff è "A sandwich for experts".

Via Bookpatrol (grazie a Michael Lieberman)

io sottolineo

non è il titolo del nuovo libro di giorgio faletti, bensì la descrizione di ciò che chi scrive fa ai libri. ecco, sull'argomento, due posizioni opposte.

Giuseppe Pontiggia
... Nell'amore per la lettura sono infedele e contro la "monogamia": tengo dieci volumi sulla scrivania, per scegliere quello che mi attrae di piu' al momento. E poi i libri bisogna farli propri, possederli. Io uso una matita n. 6 morbida per sottolineare e scrivere appunti a lato. La lettura non si esaurisce con l'ultima pagina: continua nella mente, per questo il libro bisogna tenerlo vicino, riaprirlo. I segni sono tracce per non disperdere emozioni.

dal Piccolo galateo del lettore di Bergoglio libri
Prima di cominciare la lettura
... Puo' anche essere utile tenere a portata di mano penna e blocco per
appunti: se vorremo prendere qualche appunto potremo scrivere in
modo ampio e piu' chiaro che non sui margini del volume.

albanacco_charles macintosh

oggi è il compleanno di charles macintosh, nato a glasgow duecentoquarantaquattro anni fa e inventore del tessuto impermeabile che prende nome dal suo cognome. e di un macintosh, in quanto impermeabile nel senso di capo di abbigliamento confezionato, si legge nella pagina del Giro del mondo in ottanta giorni in cui Passepartout scopre che di lì a poco lui e il suo padrone Phileas Fogg dovranno partire per onorare la scommessa tra Fogg e i suoi compagni del Reform Club:

"Partiamo fra dieci minuti per Dover e Calais".
Una specie di smorfia si delineò sulla tonda faccia del francese.
Evidentemente egli non aveva capito bene.
"Il signore cambia casa?", domandò.
"Sì. Andiamo a fare il giro del mondo".
Passepartout, con gli occhi smisuratamente dilatati, le palpebre e i sopraccigli tirati in su, le braccia penzoloni, il corpo afflosciato,  presentava in quel momento tutti i sintomi della meraviglia spinta fino allo stupore.
"Il giro del mondo!", mormorò.
"In ottanta giorni", completò il signor Fogg. "Perciò non abbiamo un solo istante da perdere".
"Ma, le valigie?", osò chiedere il servo, il quale dondolava inconsciamente il capo a destra e a sinistra.
"Niente valigie. Basta un sacco da viaggio. Dentro, due camicie di lana e tre paia di calze per me;
altrettanto per voi. Compreremo strada facendo. Prendete il mio mackintosh e la mia coperta. Provvedetevi di buone scarpe. Del resto, cammineremo poco o niente". 
Jules Verne, Il giro del mondo in ottanta giorni, 1873

need help?_l'unico esperto di computer possibile

simone pozzi è come un cono di gelato doppio gusto. conosce pc e mac come nessuno. non è come quei nerd un po' straccioni, no: pozzi è un autentico gentleman del pronto intervento – che nel suo caso è sempre pronto davvero. chi scrive lo incontrò per caso sul web, in un momento assai grave per il suo macintosh portatile, e se lo tiene ben stretto e lo consiglia a tutte le signore in ascolto, anche per il motivo seguente: se un giorno vi capitasse di avere un problema con il computer, epperò foste in pigiama e non aveste rifatto il letto, quel diavolo di un uomo, senza venire a casa vostra, può lavorare da remoto e sistemare molte cosette. se seguirete le sue istruzioni lui si insinuerà con molta grazia nel vostro apparecchio e ne diventerà il puntatore. voi, se non aduse a tanto tecnologico potere, rimarrete a fissare il video in preda a un leggero stupore, mentre simone ripristina lo status quo. l'unico risvolto negativo di un tale intervento è che sul vostro video non vedrete gli occhioni di pozzi, notevolissimi e contornati da altrettanto notevoli ciglia, lunghe qualche decina di chilometri.

domenica 26 dicembre 2010

sostiene jacobson (e io con lui)

"Sappiamo entrambi  che alla fine l'amore si spegne, diventa tiepido e frettoloso, declina trasformandosi in mera amicizia e affettuosità, se non c'è un briciolo di crudeltà in esso. Non male o violenza fisici, ma crudeltà. La crudeltà della perdita. Della paura. Della gelosia. Qualunque cosa gli esperti dicano della fiducia, se non siamo gelosi non siamo innamorati affatto. Otello aveva tutto il diritto, anche se oggi non sarebbe visto di buon occhio, di affermare che lui amava troppo. Il suo errore fu di non capire che soffocare sua moglie non era il modo migliore di esprimerlo. Invitare Cassio nel suo letto sarebbe stata un'alternativa infinitamente preferibile per tutti".

Howard Jacobson, Un amore perfetto

venerdì 24 dicembre 2010

jingle bells smashing version

quando si parla di natale, chi scrive è fortemente tradizionalista, vittoriana, coca-colista, conservatrice, non ammette l'esistenza di altri colori che non siano il bianco, il verde, il blu e l'oro. però, ragazzi, quanto ho apprezzato la gitanissima versione di Jingle Bells eseguita dai signori gitani qui a fianco, colti mentre si preparano a entrare in un vagone della metropolitana tre. merry xmas everybody.

giovedì 23 dicembre 2010

cose che si possono fare con meno di cinque euro

il libraccio, si sa, vende libri nuovi e usati, scolastici e non, insieme con dvd, cd e oggetti di cartoleria. i libri usati sono sistemati in maniera molto efficiente; la loro esistenza e reperibilità sono di gran servizio per i lettori assidui. in più, il libraccio di viale vittorio veneto, qui a milano, ospita da maggio a novembre, nei locali dedicati alla scolastica, uno spazio denominato "ultima spiaggia", dove per un libro si possono spendere anche 50 cents, con rimpolpamenti dello stock assai frequenti. per non parlare del libraio meregalli – no, non costa 50 cents, ma è polposetto comme il le faut anche lui – inutilmente corteggiato da chi scrive. romantiche digressioni a parte, ecco cosa abbiamo conquistato, nella nostra recente incursione all'"ultima spiaggia", per il costo di un chilo di mele rachitiche comprato da quei fighetti di naturasì:

1. Gina Lagorio, Il bastardo, in edizione Euroclub, ben cartonata: 1,50 euro
2. Antonio Moresco, Storia d'amore e di specchi, Portofranco: 1,00 euro
3. Giulio Mozzi, Fiction, Einaudi: 2,00 euro

non per tutte?

nel suo Milano senza vie di mezzo, dove esprime senza alcuna remora le proprie preferenze su molti luoghi, iniziative, bar, negozi milanesi – indicate attraverso decisi "sì" o "no" –, Paolo Melissi dedica una pagina "no" alla Libreria delle Donne: "Un po' dispiace la scelta di inserire la Libreria delle Donne tra i 'nei' culturali del capoluogo. ... questa libreria purtroppo è anche un centro terribilmente elitario, quasi esclusivo. ... Per accedere alle sue iniziative e per partecipare attivamente al suo programma è necessario essere presentati dalle socie ... La quota associativa, poi, è decisamente elevata, cosa che scoraggia naturalmente molte donne che non appartengono alla élite cittadina ... E' l'esempio di un'attività culturale che ha straordinari meriti ma che pure rimane forse messa in un angolo perché poco capace di diventare un riferimento più ampio in città. ... E allora, con tutto il rispetto e la stima per chi organizza e si dà da fare per portare avanti una pur lodevole attività, viene da bocciare la fonte di una cultura senza respiro." questa è l'opinione di paolo, ce ne sono altre?

una cosa che desidero per natale, ma anche dopo

l'elegante pochette Winner Take Nothing di Olympia Le-Tan, accessorio indispensabile per la donna elegante.

cose che mi sono regalata per natale

1. un impianto per il karaoke in specialissima offerta al lidl, di cui mi pregio di ricevere settimanalmente la newsletter. ho imparato le immense virtù di questo passatempo dai miei vicini di appartamento precedente, una famiglia di filippini che si chiamavano tutti Niki, i quali solevano, il sabato, invitare parecchie altre famiglie amiche della stessa provenienza geografica per dedicarsi, tra un fritto di pesce e un altro, a questa amenissima attività. ho dedotto da ciò che nelle filippine il karaoke deve essere una importante prerogativa nazionale. comunque un affarone: per soli 29 punto 90 euro si acquista un

Set completo per il collegamento al lettore DVD e alla televisione, DVD per karaoke con 15 party hits internazionali con sottotitoli per cantare, Con 2 microfoni in metallo di alta qualità per duetti, 3 anni di garanzia

non vedo l'ora di darmi ai party hits.

2. un bollitore villeroy & boch con motivo "petites fleurs": il mio bollitore di sobrio acciaio ha pensato molto opportunamente di scassarsi in prossimità del natale.

3. V.S. Naipaul, La maschera dell'Africa, Adelphi, 2010. L'autore, in Sudafrica, a colloquio con Joseph, trentenne zulu: "Disse: 'Sono un uomo moderno'. Intendeva dire un africano moderno, una persona che si era sbarazzata di gran parte del bagaglio coloniale; certe parole le usava in un'accezione tutta sua. ... 'Le antiche usanze mi hanno chiamato, e io ho trovato la pace. ... Ci sono molte sette cristiane da noi, e tutte cercano di scavalcare e soffocare la nostra identità africana'. Joseph difese a spada tratta la necessità di sacrificare vacche e capre nel modo tradizionale; gli animalisti se ne stessero alla larga. ... 'Perché dovremmo macellarle nel modo che secondo voi è più umano? ... Chi sono i cristiani per dire che dovremmo seguire regole più igieniche? Sono stati loro, i cristiani, a creare l'apartheid e a rendere schiava la mia gente, nonostante la Bibbia'".

lunedì 20 dicembre 2010

cose che riguardano il corpo

in preda a un acuto mal di schiena, e memore dell'affermazione di qualcuno di cui non ricordo il nome sulle proprietà antinfiammatorie della malva, oggi non faccio altro che pensare a quel verso di rocco scotellaro: "E' calda così la malva / che ci teniamo ad essiccare / per i dolori dell'inverno".
io la malva non l'ho essiccata, pertanto mi tengo i dolori dell'inverno mentre mi occupo di un volume sull'archivio di un ingegnere-editore trentino.

venerdì 17 dicembre 2010

battibecchi post-fiducia

ad anno zero del 16 dicembre 2010, dopo l'aggressione verbale di ignazio la russa nei confronti di un rappresentante degli studenti della sapienza con conseguente biasimo del ministro da parte di antonio di pietro.

la russa a di pietro: "sei un analfabeta".

di pietro a la russa: "analfabeti si può essere, fascisti no".

mercoledì 15 dicembre 2010

razzista?

George Steiner
leggere, qui, di certi stupidini.

martedì 14 dicembre 2010

consigli non richiesti

ma se voleste seguirli, recatevi qui e prelevate il numero speciale di "cantieri", benemerita newsletter di biblohaus, dove troverete molte belle cose sulla macchina da scrivere. il mio plauso va a chi ha aperto il foglio, subito dopo l'editoriale, con un libro a me molto caro, di giorgio manganelli, Improvvisi per macchina da scrivere.

catch a cab, girl_le strade dei libri

su "Bookshop" di ottobre-novembre uno dei contributors più assidui alla rivista, il Leviatano, lamenta la progressiva, quasi compiuta sparizione delle librerie di quartiere e narra una piccola storia milanese: "...Ma i libri non si comperano solo in libreria, perché, nonostante tutto, le idee, le parole girano, si muovono comunque, per fortuna. L'altro giorno, mentre ero a Milano, una giovane tassista mi ha parlato della sua passione per la lettura; mi ha raccontato le trame, i personaggi, i colleghi tassisti che leggono e che si scambiano consigli e libri. Poi la mia domanda: 'Ma dove compera i libri?' 'Ah, c'è un signore anziano che passa per i nostri parcheggi con una valigia piena di libri, me li spiega, mi consiglia  e debbo dire che non ne sbaglia uno. E poi costano tre, quattro euro... anche libri usati, di qualche anno, magari ingialliti. Pensi che a volte non hanno nemmeno la copertina e gliele fa lui." c'è per caso all'ascolto qualche lettore tassista? qualche amico di un tassista? dichiaro ufficialmente aperta la ricerca dell'adorabile vecchietto, chiunque ne abbia notizia si rivolga a chi scrive.

domenica 12 dicembre 2010

plausi televisivi

desidero segnalare che ieri sera, mentre, alle 23.22, girovagavo per televisioni nell'attesa che dopo la pausa pubblicitaria riprendesse il mio amato Ispettore Barnaby – nei cui episodi i libri sono spessissimo presenti: gli abitanti di Causton frequentano moltissimo la biblioteca, la figlia di Tom Barnaby (quando non fa l'attrice shakespeariana)  si occupa della biblioteca circolante, non mancano, nel villaggio prospere librerie, e per inciso l'episodio di ieri verteva sulla morte di un bibliotecario tanatofilo – , sono capitata su Lombardia Channel, una televisione, apprendo, novissima, e mi sono imbattuta in una rugiadosa bellezza, sul cui capo non avrebbero sfigurato sli spilloni di Lucia Mondella, che in uno studio nudo, ripieno solo di lei (Clarissa Filippini) e di due schermi ai suoi lati che la riproducevano in azione, leggeva Marcovaldo e poi, di Emilio De Marchi, Demetrio Pianelli. non so se fosse una prova, o se si prevede di far continuare queste letture, so solo che starsene lì ad ascoltare dava proprio una sensazione di regressione all'infanzia, a un'epoca prealfabetizzata della vita.

lunedì 6 dicembre 2010

christmas horror show

con l'avvistamento, ieri, del primo babbo natale ladruncolo che tenta di introdursi in un appartamento di via cagliero, dichiaro ufficialmente aperta la stagione delle feste, purtroppo con una nota di biasimo per l'esselunga, sempre nella medesima via: il fatto che quel supermercato non annoveri tra i propri banchi i tanto necessari al periodo flaconi di christmas flavour è uno scandalo tutto italiano.

due generi e un refuso_un concorso a premi

questa bella lampada* (presumo da lettura) consta di un paralume un po' scassato che poggia su una base formata da libri, di cui due dichiarano, in inglese, un genere letterario. dove è il refuso?

* la lampada si trova nel negozio "La casa sul viale", a milano in viale piave.

venerdì 3 dicembre 2010

manganelli, fotobiografia

allestimento

lietta manganelli di spalle

convenuti

convenuti

giorgio manganelli a tre anni, mentre legge in zona navigli

lietta manganelli

lietta manganelli e l'editore diego dejaco

lietta manganelli

i convenuti ascoltano il racconto di lietta

molti manga


per visitare la mostra su giorgio manganelli bisogna recarsi in via cappuccio 18 e suonare al citofono 10. è la sede di sedizioni nonché la casa dell'editore. e proprio in questa casa è stata messa in mostra, come in una casa qualunque, la fotobiografia del manga, cui ha dato viva voce la figlia lietta. la quale lietta racconta scanzonata episodi terribili di abbandoni e di eugenetiche discriminazioni: la sua bellissima madre nonché moglie di giorgio, dice, non perdonava i brutti, pertanto né lei né suo padre, da cui si separò assai precocemente. giorgio, da parte sua, affermava che chi vive un'infanzia felice nella vita non combinerà mai nulla.

giovedì 2 dicembre 2010

verso il 2011

uno si accorge che l'anno sta finendo quando gli capita sott'occhio la prima classifica dei libri migliori dei dodici mesi appena trascorsi. la benemerita rivista "Lire" stila una classifica molto ben fatta, di cui ho molto apprezzato le categorie. tra queste, il romanzo storico, con Underworld USA di James Ellroy, le biografie, dove vincono quella di Gertrude Stein, e quella romanzata del generale antihitleriano Kurt von Hammerstein-Equord, di Hans Magnus Enzensberger, incoronata libro dell'anno; e quella che è piaciuta di più a chi scrive, la categoria del classico rivisitato, una ri-traduzione di On the road fatta da Josée Kamoun e curata da Howard Cunnell.

christmas list

io desiderei ricevere, per natale, il seguente libro edito da giuntina:
 
Jonathon Keats, Il libro dell'ignoto - Storie dei trentasei Giusti
Collana Diaspora. Traduzione di Silvia Pareschi
Pagg. 226 - € 16
(in libreria dal 9 dicembre)

museo delle parole

corrusco
[cor-rù-sco]
raro corusco
agg. (pl. -schi)
1 lett. Risplendente, lampeggiante, di intensa luce improvvisa: folgori corusche D'Annunzio
estens. Sfavillante, fiammeggiante

trovo la parola "corrusco" nel testo di un autore un poco âgé che scrive per il catalogo di una mostra a roma e subito la mente corre ad antiche letture. mi rendo conto di quanto il termine possa oggi apparire desueto. e penso che abbia anche un suono ossimorico e bizzarro, un significante che ne contraddice il significato: quando pronuncio "corrusco" io mi figuro, invece che un'apparizione folgorante, l'Isola dei morti di Arnold Böcklin.

mercoledì 1 dicembre 2010

strofinacci e belle sciarpe

scorro sui quotidiani le immagini degli animatori della più che legittima protesta contro la riforma gelmini, aderisco nella sostanza ma avrei qualcosa da eccepire riguardo alla forma.

1. non mi spiego il fatto che moltissimi tra gli studenti portino al collo una sorta di orrendo strofinaccio, uguale per tutti, nella fattispecie a motivi bianchi e neri, tristemente rammemorante di certi loschi figuri la cui massima ambizione è farsi saltare in aria alla ricerca di improbabili paradisi ripieni di latte e ragazze.

2. non condivido affatto la tendenza a fracassare vetrine.

insomma, direi che a una manifestazione si può partecipare agevolmente, e forse meglio, dopo essere passati dall'atelier della famiglia missoni (avendone lasciate intatte le vetrine, of course).

cose imprescindibili da fare a milano il 2 dicembre

presentarsi puntuali all'inaugurazione della mostra sulle foto di famiglia di giorgio manganelli, in via cappuccio 18, alle 18:30. sarà presente lietta manganelli. click on the pic e accorriamo numerosi.