giovedì 26 giugno 2008

mangalemmi 14

illecebra: lusinga, allettamento.

altre opere pop - rémi avec un i

l'autore di questa foto succulenta è rémi avec un i.
è conterraneo di marcel, fa il creativo in un'agenzia di pubblicità, ama gli insetti ed è molto, molto pigro.

mercoledì 25 giugno 2008

gunther's tap room

se passate da new york e volete ascoltare un po' di buona musica acustica, leggermente old-fashioned, andate di mercoledì al gunther's tap room a northport, long island, per l'open mike di christopher precht e i suoi amici. chris mi scrive che si è comprato una nuova chitarra dopo il furto della storica sua: per 46 dollari, dice, ha trovato un piccolo gioiello. al gunther's jack kerouac trascorse l'ultima notte con gli amici prima di trasferirsi con sua madre in florida.

biblioterapia 2

franco brevini mi sembra un professore piuttosto pop. un cerino nel buio è una ricognizione del nostro presente mediatico nel corso della quale brevini riflette sulle nuove forme di comunicazione, produzione e trasmissione del sapere, che, lungi dallo scandalizzarlo o dall’ispirargli nostalgia per la cultura com’era, gli appaiono come l’annuncio di “una nuova stagione segnata dall’affacciarsi di nuovi saperi, di nuovi pubblici e di nuove dinamiche”. redatto in forma di saggio affettuoso, nel quale l’autore dispone accanto alla trattazione degli argomenti frammenti di cronaca accademica e anche familiare, il libro di brevini parla di editoria di massa, di blog, di quotidiani. nel primo capitolo illustra con una commendevole chiarezza come e perché il culto dei classici diventa fondamento per l’esistenza del liceo; a conclusione dell’ultimo, scrive una riflessione sulla difesa del volgare da parte di dante, “un uomo desideroso di non chiudere gli occhi di fronte al mondo che cambia”.
nell’indice dei nomi trovano posto graziadio isaia ascoli, ernesto calindri, truman capote, maurizio costanzo, johnny rotten, william shakespeare e diana spencer: decisamente un libro pop.

posologia: leggere le 194 pagine di un cerino nel buio come un romanzo.
effetti benefici: elimina i pregiudizi.

franco brevini, un cerino nel buio, bollati boringhieri, torino 2008

per l'editore: per favore, scrivete correttamente il nome di marilyn monroe (pp. 55, 72, 193).

lunedì 23 giugno 2008

mangalemmi 13

iracondia: l'essere iracondo, disposizione a lasciarsi trasportare facilmente dall'ira.

passaggi

mentre ragionavo sulla natura necessariamente frammentaria di un blog (a meno che quest’ultimo non si occupi specificamente, chessò, di tecniche per la produzione del formaggio camembert), mi è venuta alla mente la dedica di baudelaire a arsène houssaye, contenuta nello Spleen de Paris:“Mio caro amico, vi mando un’operetta di cui solo ingiustamente si potrebbe dire che non ha né capo né coda, poiché, al contrario, tutto in essa è, nello stesso tempo, testa e coda […] Considerate, vi prego, quali mirabili comodità questa combinazione offre a tutti, a voi, a me e al lettore. Possiamo tagliare dove vogliamo: io la mia fantasticheria, voi il manoscritto, il lettore la sua lettura…”. spasmi, paure, angosce, incubi, collere e nevrosi: manifestazioni postromantiche e prefreudiane generate dalla grande città che fermenta le sue disordinate concrezioni, dalla frammentazione dei sistemi di riferimento. così baudelaire decreta appannaggio del lettore una certa nevrotica libertà di zapping, che sarebbe stata ribadita un paio di secoli più tardi dal suo conterraneo pennac.
oggi noi, muovendoci tra i passages della rete, obbedendo ai loro infiniti rimandi, ci smarriamo volentieri, eredi dell’estenuato charles. devo ancora riflettere sulla presenza di testa e coda.

giovedì 19 giugno 2008

manifesto

mercoledì 18 giugno 2008

italian wave

ricevo e, molto volentieri, pubblico:

Artissima, Internazionale d'Arte Contemporanea a Torino, è lieta di presentare un nuovo, ambizioso progetto: Italian Wave.
Italian Wave è un grande concorso nazionale dedicato a tutti i giovani artisti italiani under 35 non ancora rappresentati da una galleria, né in Italia né all'estero.
Tramite questa iniziativa Artissima intende individuare sul nostro territorio nuovi talenti e favorire il loro inserimento nel circuito artistico nazionale e internazionale.
Gli artisti selezionati parteciperanno da protagonisti ad Artissima – dal
7 al 9 novembre 2008, Lingotto Fiere –, uno degli eventi di maggior rilievo nell'arte contemporanea internazionale, e avranno la possibilità di presentare il proprio lavoro a gallerie, collezionisti, critici, direttori e curatori di museo, giornalisti e a tutto il pubblico della Fiera.
Le domande di partecipazione dovranno pervenire esclusivamente via e-mail entro il 23 agosto 2008 al seguente indirizzo: bando08@italianwave.it
Ai candidati è richiesta una descrizione del proprio lavoro completa di immagini digitali delle opere. Tutte le informazioni e specifiche tecniche sono disponibili sul sito www.italianwave.it
Un numero massimo di otto artisti sarà selezionato da un comitato di selezione internazionale composto da:
Sebastian Cichocki, sociologo, critico d'arte e curatore Museum of Modern Art, Varsavia;
Gail Cochrane, direttrice Fondazione Spinola Banna per l'Arte, Torino;
Sofía Hernández Chong Cuy, curatrice in residenza Kadist Art Foundation, Parigi;
Alessandro Rabottini, critico d'arte e curatore Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo.
Artissima metterà a disposizione di ciascuno degli artisti prescelti:
· uno stand gratuito nello speciale spazio Italian Wave in Fiera;
· l'ospitalità alberghiera;
· la presenza sulla brochure dedicata al progetto e sul sito del concorso
Inoltre la Fondazione Spinola Banna per l'Arte offrirà l'opportunità a quattro tra gli artisti selezionati di partecipare al proprio programma di formazione post-universitaria con residenza, dedicato ai giovani artisti attivi sul territorio nazionale.

martedì 17 giugno 2008

biblioterapia 1

l’avvicinarsi dell’estate mi richiama alla mente le ostriche di ostenda (città nella quale peraltro non sono mai stata e rispetto all’esistenza della quale non ho alcuna certezza).
e dunque nell’icaro involato di raymond queneau, un romanzo in cui i personaggi dei romanzi assumono vita autonoma e fuggono dalle dette, ancora incompiute opere, il personaggio chamissac-piéplu, otto-novecentescamente, lievemente nevrastenico, a cena al café des anglais, protesta con il maître a causa di un rumore che gli riesce insopportabile.

c.-p.: “Non potrebbe fare smettere questo rumore?”
m.: “Quale, signore? […] Non sento niente, signore, se non le conversazioni briose e tintinnanti, i coltelli che rimano con le scodelle e, per soprammercato, gli zigani che sviolinano il motivetto di moda.”
c.-p.: “Idiota di un maître, intendo parlare del rumore che fanno quei due con le loro ostriche di Ostenda.”
[…]
c.-p. (rivolto a Icaro): “Signore, la prego di far cessare il baccano di quelle ostriche nelle loro conchiglie, è un frastuono che non posso sopportare.”

posologia: leggere le 188 pagine di icaro in non più di due giorni.
effetti benefici: dispone l’animo alla giocosità.

raymond queneau, icaro involato, einaudi, torino 1969.

eventi pop - warhol on paper


ieri c’è stata l’inaugurazione della minimostra “warhol on paper”, presso la galleria milanese artepensiero di via del vecchio politecnico (si può vedere fino al 24 luglio).
il curatore roberto borghi è uno che sa scavare nelle pieghe e ha allestito questo piccolo percorso – una quindicina di opere su carta del warhol post-ferimento da parte dell’eliminatrice di maschi valerie solanas, belle, grandi, alcune al sapore di evidenziatore (fish, bellissimi). sul muro del corridoio, prima di un ritratto di enzo cucchi, una nonna delle t-shirt messaggere di contenuti, art t-shirt del 1985. nell’ultima stanza della galleria, un tavolo e una libreria con libri su warhol, disponibili per la consultazione e, un pochino nascosta, una warholiana poinsettia tutta verde, contornata di sottili linee rosse, allegra promessa natalizia.

mangalemmi 12

impaccevole*: che impedisce, intralcia, ostacola.

impaccevole, come la pioggia su milano di questi giorni.

*in realtà questo è un neologismo manganelliano: non ho trovato la parola né sul de mauro né sul gabrielli.

lunedì 9 giugno 2008

oh, shit!


pantagruele al cospetto di uno studentello parigino dall'incomprensibile, pomposo linguaggio:

"Merda, merda!", disse Pantagruele. "Che cosa vuol dire questo matto? Mi sembra che ci stia fabbricando qui qualche linguaggio diabolico, e che ci voglia incantare come un mago."

nuovi atteggiamenti pop

può anche darsi che io sia di cattivo umore perché sono a dieta – nel profondo di me ritengo che uno dovrebbe impiparsene, però poi prevale l’aderenza al modello (quale modello? dovrei essere fiera di me, no?) –, ma il fatto di aver dovuto traslocare da una stanza all’altra per continuare a lavorare sui miei testi causa vicini indisciplinati con stereo a volume inaccettabile mi ha scatenato una leggera intolleranza. è vero, i vicini mi hanno usato la cortesia di trasmettere esclusivamente l’ultima vague del pop peruviano, agganciandosi in qualche modo al contenuto del mio libro sulla repubblica dominicana, ma mi hanno assai disturbata lo stesso.
avrei preferito essere ignorata, dimenticata nel mio scriptorium virtuale.

domenica 8 giugno 2008

no perditempo

LA TUA BIOGRAFIA
Numero annuncio: 33819999
Visitatori unici: 25
Luogo: Milano
Data pubblicazione: 6-Giu-08

Raccontami la tua vita ed io ne farò un romanzo.
Esci dall'anonimato, fai sapere al mondo che ci sei anche tu!!!
Ogni storia è bella e degna di essere narrata. E letta.
Così anche tu, entrando in libreria o in biblioteca, potrai dire con orgoglio ai tuoi figli, ai nipoti o agli amici: ecco, questa è la mia vita!!!
Conquista il tuo posto nella storia, quella di tutti i giorni, che è poi la più vera, la più importante...
Contattami, e la tua biografia diverrà realtà.
NO PERDITEMPO.

la fonte è l’inesauribile miniera rappresentata dal periodico di annunci che, mi convinco, qualcuno abbandona a bella posta sul tram numero due.
come sempre, nessun editing da parte di chi scrive. come sempre, è stata rispettata anche l’entusiastica punteggiatura.
mi chiedo se l’anonimo rodocanachi (o forse è un emulo di pontiggia? ci sta forse proponendo un’appendice contemporanea alle vite di uomini non illustri?) lavori a domicilio o riceva gli aspiranti pubblicati a casa sua; se usi un registratore, praticando poi la fedeltà al vivo documento, oppure ascolti scribacchiando un appunto di quando in quando. e in caso di storie tragiche – mogli involatesi col commercialista, figli intrappolati in qualche italica sezione di scientology, secchezza delle fauci – riesce, il pennivendolo, a mantenere l’atteggiamento distaccato del cronista? chiede anche qualche foto di famiglia per illustrare il volume? e poi, quante copie ne fa stampare? a giudicare dalla sicurezza con cui proclama che amici e parenti vedranno la biografia dei suoi clienti non appena messo piede in una libreria o in una biblioteca, dev’essere emanazione di qualche importante editore.

diceva tristan tzara a proposito di dumas padre: “Uno scrittore, la cui reputazione è stata sistematicamente falsata, a causa delle ironie soavi e sornione di alcuni snob, è Alexandre Dumas padre. Eppure i suoi romanzi sono davvero divertenti, unici nel loro genere di letteratura immediata, ed ancor più simpatici da quando si ha la certezza che sono stati scritti da un altro.”
Avrà il nostro aspirante Dumas del tram numero due il suo Auguste Maquet?

mangalemmi 11

neghittoso: pigro nell'agire, svogliato, ozioso; che rivela indolenza e trascuratezza nell'agire.

incerto, vago, oscuro.

sono preso


capita, talvolta, di telefonare a qualcuno – dovendo fare a questo qualcuno una richiesta lavorativa, o energetica (gas, luce), o addirittura questo qualcuno è, poniamo, genitore di un compagno di classe dei tuoi figli. oppure capita che uno rivolga una domanda a un altro che lavora nella stessa stanza. insomma, capita spesso di chiedere un’informazione o di manifestare una necessità, non per forza, né l’una né l’altra, impegnative per il destinatario. e altrettanto spesso capita di sentirsi rispondere – da un impiegato, da un parigrado, da un conoscente purchessia – “scusa, ma adesso sono preso” (variante: “scusa, ma adesso sono un po’ preso”). questo participio passato, nella sua qualità tentacolare, ha un notevole potere di umiliazione. la sua rappresentazione grafica potrebbe essere una mano aperta, con la palma rivolta in direzione del domandante, che allo stesso tempo separa e ferma: che tiene l’interlocutore a debita distanza rispetto a chi deve erogare l’informazione. è un gesto verbale di grande freddezza e arroganza, un piccolo modo di esercitare un piccolo potere. si veda la nobile abnegazione, invece, nell’invito di athos al compagno moschettiere: "'Sono preso”, gridò Athos con tutta la forza dei suoi polmoni, 'al largo, d’Artagnan! Sprona, sprona!', e sparò due colpi di pistola."

quanta vendicativa appetibilità, per il questuante respinto, in quei due colpi di arma da fuoco.