"Gli uomini che mi amarono […] venivano colpiti dal fatto che ero così diversa dalle donne che avevano conosciuto. Dovevano immediatamente accorgersi che non accettavo i soliti limiti vecchio stile, alla libertà femminile, o il mito della donna bisognosa del sapere e della protezione maschile. Questo li confondeva e diventavano spesso stranamente furiosi, quando capivano di non poter cambiare il mio modo di vedere o dominarmi; ma nessuno, mai, mi lasciò; anzi, il mio problema fu come liberarmi io di loro.
La volgarità, l'ubriachezza e tutte le altre orrende abitudini che accompagnano il nostro genere, mi hanno sempre urtato. […] Le mie uniche infrazioni sono state di carattere personale e sessuale, ed in questo, secondo Kinsey, non ho fatto altro che seguire liberamente il mio naturale istinto. […] Non mi sono mai sentita una peccatrice e non ho mai commesso ciò che potrei definire un peccato. Anche se gli uomini che ho conosciuto hanno fatto del loro meglio per convincermene, le loro idee sul peccato mi parevano comiche".
Mae West, L'amante degli anni trenta, Edizioni del Borghese, Milano 1961 (titolo originale Goodness Has Nothing to Do With it, Prentice Hall, 1959)
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