domenica 26 dicembre 2010

sostiene jacobson (e io con lui)

"Sappiamo entrambi  che alla fine l'amore si spegne, diventa tiepido e frettoloso, declina trasformandosi in mera amicizia e affettuosità, se non c'è un briciolo di crudeltà in esso. Non male o violenza fisici, ma crudeltà. La crudeltà della perdita. Della paura. Della gelosia. Qualunque cosa gli esperti dicano della fiducia, se non siamo gelosi non siamo innamorati affatto. Otello aveva tutto il diritto, anche se oggi non sarebbe visto di buon occhio, di affermare che lui amava troppo. Il suo errore fu di non capire che soffocare sua moglie non era il modo migliore di esprimerlo. Invitare Cassio nel suo letto sarebbe stata un'alternativa infinitamente preferibile per tutti".

Howard Jacobson, Un amore perfetto

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