Il massimo che si può dire con certezza è che il gusto migliore, il gusto colto, non è qualcosa alla portata dei poveri o di persone senza un minimo di comodità e agio (cosa che sembra valere in generale anche per i frutti più preziosi della civiltà, senza che ciò cambi la natura di quei frutti, per quanto ci si possa lamentare del loro costo umano, o per quanto si riconosca chiaramente che l'arte e la cultura non sono valori supremi).
Clement Greenberg, 1972
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