lunedì 29 agosto 2011

parole sante

trovo su facebook e propongo anche qui la traduzione di un post del fotografo tony sleep a proposito di coloro i quali interpellano un professionista per un lavoro e poi gli comunicano che non hanno soldi e pretenderebbero che il professionista lavori lo stesso per loro (a volte ci riescono). sono parole agevolmente applicabili al mondo editoriale, nell'ambito del quale parecchie persone disoneste sono convinte di fare un favore a chi lavora per loro a cifre vergognose solo per il fatto di dare loro lavoro. i compensi editoriali (spessissimo anche quelli dei traduttori) sono davvero fuori mercato e non tengono assolutamente conto delle competenze e del background necessari per svolgere i compiti professionali richiesti dalle case editrici. il post tradotto è qui, l'originale in inglese qua.

2 commenti:

ilcestodeitesori ha detto...

Grande! Pensavo giusto oggi (per l'ennesima volta) come i lavori creativi, dalla fotografia alla scrittura, siano considerati senza valore, come se chiunque potesse farli. Nessuno considera che oltre alla creatività - per altro allenata - ci deve essere anche professionalità. E non parliamo della miserabile condizione dei traduttori, costretti a relegare la loro professione al tempo libero per riuscire a sopravvivere. tutto ciò è scandaloso e bisognerebbe iniziare davvero a cantarne quattro a questi speculatori taccagni.
Grazie
Cristina

aa ha detto...

sottoscrivo in pieno.

aa