seconda intervista per milano città di libri (vedi post del 9 e 27 ottobre). questa volta a prendere la parola è renata dionigi, della libreria delle donne di via pietro calvi 29 a milano. il loro sito è qui: la sezione chi siamo, dopo aver presentato la libreria come un luogo della “politica del partire da sé”, quella che induce a riflettere e fruttifica poi nelle relazioni, si conclude con un invito curiosamente scanzonato: “guardatevi intorno e divertitevi!”
1. perché lei fa il libraio?
Io faccio la libraia e credo che il contenuto di un libro permetta lo scambio e il confronto con l’altra/o; è nei molteplici rapporti che instauro in libreria che sta il mio interesse e il mio piacere.
2. qual è la parte del suo lavoro che le procura maggiore soddisfazione?
Mi piace veder ritornare una cliente contenta del libro consigliato e mi dà soddisfazione accompagnarla nel tempo in un percorso di lettura più approfondito e impegnativo.
3. quanto conta il consiglio del libraio per chi frequenta la sua libreria?
Il consiglio della libraia conta anche perché chi frequenta la libreria viene proprio perché è interessata ai libri di donne e spesso chiedono suggerimenti. Conosco però il piacere di scegliere un libro senza che qualcuno intervenga.
4. quali sono le iniziative che lei mette in atto o conta di intraprendere per coltivare, aumentare, consolidare il numero di lettori che si rivolge a lei?
Facciamo incontri e iniziative che partono dai nostri interessi così da avere un confronto che produce riflessione e pensiero a partire da un libro.
5. qual è la sua proposta (o il suo sogno) per rendere Milano una “città di libri”?
Portare le scolaresche a frequentare le librerie per abituare le studentesse e gli studenti ad entrare in libreria, osservare i loro interessi, lasciarli scegliere anche al di là dei temi che vengono proposti.
Renata Dionigi
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