lunedì 19 aprile 2010

dettagli

ma sì, il fuori salone era discreto, anche se proponeva stancamente molte cose per fighetti (come si fa a mettersi in casa un'armadio fatto a maglia?). erano decenti certe sculture di ingo maurer allo spazio krizia. all'ingresso in via tortona, però, già nel piazzale un acre fumo di salamelle e hot dog di quarta categoria prendeva alla gola; lungo i muri proliferavano le bancarelle da mercato dove si potevano acquistare finti cubi di rubik e ombrelli tanto economici quanto inefficienti. io non so se quei chioschi maleodoranti che offrivano cibi sospetti fossero una specie di installazione a beneficio degli ospiti stranieri, tanto per fare un po' di atmosfera italia: in un caso o nell'altro, il risultato era agghiacciante.

1 commento:

pa ha detto...

sei davvero un'amica, io lo so che stai scrivendo tutto questo solo per consolare me, ammalata per tutto il weekend...! grazie, grazie, di cuore. uff, che cafonata, il fuorisalone.