mercoledì 14 dicembre 2011

sex bomb

ieri sera, girellando nel web, mi sono imbattuta in un post su facebook che invitava ad aggiudicarsi gli ultimi due posti di un corso di scrittura che sarebbe iniziato oggi, a milano. diramava il messaggio lo scrittore in persona. chi scrive, che di queste cose si interessa, gli ha chiesto il costo di quanto offriva. lo scrittore noir, che sulla voce di wikipedia a lui dedicata risulta paragonato (però solo talvolta, si specifica) a patricia highsmith e friedrich dürrenmatt, mi rimanda un po' seccato alla segretaria che si occupa di questo vile aspetto, il cui numero di telefono aveva già pubblicato nell'annuncio. gli faccio notare che sarebbe stato più pratico, dato l'inizio del corso da lì a poche ore, fornire l'informazione saltando il tramite. non so perché, ma in italia di soldi si parla malvolentieri. insomma lo scrittore si indigna e mi invita, cito a memoria, ad abbandonare la mia protervia e a tornare nell'abisso di ignoranza dal quale sono uscita, o qualcosa del genere. mi rinfaccia i refusi che ho prodotto scrivendogli: da una che si chiama "faccio testo" non li accetta. dopodiché mi impedisce l'accesso alla sua pagina, deduco, poiché non mi è consentito di rispondergli. lo faccio al suo indirizzo mail, ché lasciare le cose a metà non mi piace. la mia risposta non gli piace, deduco, poiché la sua contiene insulti che non ripeterò e anche un'ipotesi sulla mia camera da letto: "immagino tu abbia una vita sessuale disastrosa". segue mia risposta e poi, da parte dello scrittore noir, la spiegazione a questo comportamento straordinario: "Ti chiedo scusa per le intemperanze, ma sinceramente non mi sembrava di essere stato scortese. Se non vuoi riconoscere l’inopportunità di quella domanda – o l’obiettiva comicità della messe di refusi nella scrittura di quei post – non importa. Cancello il nostro dialogo dal thread, mi secca aver voluto avere l’ultima parola. Sono anche un po’ stanco, se devo dirti la verità. Ogni modulo del corso costa 500 euro." la cosa positiva è che alla fine sono riuscita a capire quanto costasse il corso di questo scrittore (che deve essere di buon livello, poiché mi accade di leggere che una delle laureate ha poi prodotto un volume dal titolo 101 motivi per cui le donne preferiscono gli stronzi). la mia riflessione quasi quasi finale è che c'è un risvolto negativo in tutta questa democrazia-dal-basso-conosci-lo-scrittore-su-facebook-ed-entra-nel-suo-fantasmagorico-mondo: è l'effetto di cui parlava flaubert quando diceva che non bisogna avvicinarsi troppo agli idoli, perché c'è il rischio di intravedere l'opacità del legno sotto la doratura. ed è decisamente meglio che ciascuno si tenga le miserie sue. la mia riflessione quasi finale è che a volte l'autopromozione può essere logorante, e allora meglio affidare il pacchetto completo alla segretaria. la mia riflessione finale verte sul fatto che, con una ragionevole dose di certezza, un minchione stanco è pur sempre un minchione.

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