martedì 7 febbraio 2012

mr. pickwick e il taccuino che vorrei

Oggi, si sa, ricorrono i duecento anni dalla nascita di Charles Dickens. Il primo centenario  fu celebrato, tra l'altro, con il francobollo che si vede qui sotto. Qui da noi oggi Radiotre dedicherà la sua intera programmazione proprio a Charlie.


Chi scrive è particolarmente affezionata al Circolo Pickwick, la cui esistenza scoprì in anni lontani, nel corso della lettura di Piccole donne della mai abbastanza lodata Louisa May Alcott.
Sentiamo prima di tutto cosa dice Riccardo Reim del metodo feuilleton dell'autore inglese nell'introduzione al volume pubblicato da Newton Compton nel 2006: "La pubblicazione a puntate determina inevitabilmente il metodo di lavoro di Dickens … Di solito, quando inizia la pubblicazione di un nuovo romanzo, lo scrittore (come anche tutti i suoi colleghi) non ha pronto che il contenuto delle prime cinque o sei puntate, e verso la metà della pubblicazione a volte neppure quello della puntata seguente. Per procedere speditamente e con ordine nel lavoro, si organizza adottando una specie di partita doppia: non solo riassume brevemente ogni puntata per non perdere il filo degli avvenimenti, ma di volta in volta, a lato del foglio, appunta laconicamente il piano dello svolgimento futuro, autentiche ‘chiamate in scena dei vari personaggi’, come giustamente osserva Mario Praz".
A parte i margini del foglio, avrà avuto Charles Dickens un quadernetto su cui appuntare personaggi e vicende delle puntate dei suoi romanzi? Nel Circolo Pickwick il taccuino del bravo samuel è menzionato tre volte. Io, questa notte, ho sognato il prossimo taccuino che vorrei, ed era proprio una copia di quello del signor Pickwick, ed era fatto così:

Si faccia clic sulle pagine del taccuino per leggere bene il testo tratto dal Circolo Pickwick



E con questo l'immortale signor Pickwick saluta tutti e torna alle sue balzane avventure.


Tutte le illustrazioni sono tratte da Joseph Grego (a cura di), Pictorial Pickwickiana - Charles Dickens and his illustrators, Chapman and Hall, London 1899. Chi volesse prelevare un ameno Index to Pickwick può recarsi qui. enjoy.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Dio ti benedica AA! Dickens (insieme a Stevenson)è per me un grande amico - da almeno cinquant'anni! Proprio qualche giorno fa, incurante della neve, vagavo per librerie e sono incappato nel Circolo PicKwick e mi è venuta una grandissima voglia di rileggerlo. Però era un'edizione farlocca enorme, finto-economica, io rivoglio l'edizione Garzanti in due volumi con le illustrazioni d'epoca: dici che la trovo al Libraccio ? Un abbraccio Maurizio C

aa ha detto...

sì, è più che verosimile che tu possa trovarla al libraccio. se vai in quello di vittorio veneto, poi, i bravi stefano meregalli e michele nonconoscoilsuocognome si occuperanno di cercartelo con grande gentilezza. se trovi pure il taccuino del signor picwick avvisami.

shalom,

aa