può anche darsi che io sia di cattivo umore perché sono a dieta – nel profondo di me ritengo che uno dovrebbe impiparsene, però poi prevale l’aderenza al modello (quale modello? dovrei essere fiera di me, no?) –, ma il fatto di aver dovuto traslocare da una stanza all’altra per continuare a lavorare sui miei testi causa vicini indisciplinati con stereo a volume inaccettabile mi ha scatenato una leggera intolleranza. è vero, i vicini mi hanno usato la cortesia di trasmettere esclusivamente l’ultima vague del pop peruviano, agganciandosi in qualche modo al contenuto del mio libro sulla repubblica dominicana, ma mi hanno assai disturbata lo stesso.
avrei preferito essere ignorata, dimenticata nel mio scriptorium virtuale.
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