martedì 14 aprile 2009

summertime

come doveva accadere al dottor johnson con londra, mi piace respirare con la città, idealmente con gli abitanti della città, un respiro corale che si amplifica e si espande nelle mattine presto d’estate, quando i portinai hanno appena lavato le porzioni di marciapiedi antistanti i palazzi, i molti cani di milano non hanno ancora lordato le strade e può anche accadere di provare un’ingannevole frescura. respirare in comunione, dicevo, ma idealmente, senza venire a contatto con nessuno, ché spesso la città è più che bastevole all’esercizio del pensiero del flâneur.

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