COMINCIA IL SECONDO LIBRO DELLE FANTASIE DI GASPARE DELLA NOTTE
LA VECCHIA PARIGI
VI. L'UFFIZIO DELLA SERA
Dixit Dominus Domino meo: Sede a dexteris meis
Uffizio dei Vespri
Trenta monaci, sfogliando pagina per pagina i salteri unti come le loro barbe, lodavano Iddio e vituperavano il diavolo.
***
"Signora, le vostre spalle sono un giardino di gigli e di rose". E, piegandosi, il cavaliere cavò un occhio al suo servo con la punta della spada.
"Motteggiatore!", ella sussurrò vezzosamente, "vi divertite a distrarmi?"
"Leggete l'Imitazione di Cristo, signora?"
"No, il Gioco dell'Amore e della Galanteria".
Ma la salmodia dell'uffizio era finita. Ella chiuse il libro e si alzò dalla sedia. "Andiamocene", disse, "per oggi abbiamo pregato abbastanza".
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