lunedì 21 settembre 2009
non restare chiuso qui, pensiero
una matita col gommino, ben temperata, rappresenta senz'altro autonomia nella scrittura (a patto di ricordarsi il temperamatite, o di emulare simenon, che di matite temperate se ne procurava sempre diverse, prima di cominciare la sua giornata di narratore). poi ci sono le penne da appendere al collo, delle quali chi scrive possiede un esemplare in finto rettile viola, assai chic, sempre pronto alla bisogna. e fin qui, ci siamo. quello che ancora non si trova nelle vetrine è un contenitore appropriato per il kit completo, matita/penna più moleskine o altro taccuino. non sempre uno indossa abiti con le tasche, e non sempre, quando ti coglie l'uzzolo di fissare un pensiero sulla carta, è agevole cercare gli strumenti in una borsa. è vero, si potrebbe seguire il consiglio dei pooh e scrivere tutto ciò che si sa su un muro (però poi magari ti condannano a ripulire applicando la pena del lavoro socialmente utile, con grave perdita di tempo e nocumento per l'esercizio intellettuale). io allora vorrei pregare qualche designer all'ascolto di pensare a un contenitore adeguato che consenta l'estrazione fulminea del materiale necessario, morbido, di ridotte dimensioni, appendibile ma non fastidioso, elegante, progettato per sofisticate appuntatrici.
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