non ho letto nessuno dei cinque libri finalisti al premio campiello. però ho assistito alla relativa serata ieri sera, su raiuno, e ho visto che ha vinto Venuto al mondo di Margaret Mazzantini, del quale posso dire "non l'ho letto e non mi piace". non mi piace perché l'emaciata signora ha raccontato di averlo scritto soffrendo tantissimo, di aver versato fiumi di lacrime durante l'accidentata produzione, di averlo fatto leggere a non so quale ragazza di sarajevo per, eventualmente, emendare qualcosa di non politically correct che fosse sfuggito alla sofferente. e poi ha raccontato di una telefonata in cui piangevano tutte e due, e ha dedicato il libro ai poveri bambini di sarajevo, parlando di un "bambino musulmano ma bianchissimo" (ma la signora mazzantini lo sa che esistono musulmani di vari colori e che il musulmano bianco non è una variabile impazzita del musulmano negro?). quando il presentatore ha dato i risultati semifinali – in cui mazzantini risultava nettamente in testa –, per poi riprendere la trasmissione in attesa dei risultati finali la scrittrice, con uno scatto inverecondo e temendo di non poter perorare la sua causa umanitaria, ha chiesto ansiosa "ma poi mezza parola me la fate dire?". certo, poi gliel'hanno fatta dire. e la signora ha ringraziato tutti, persino gli industriali veneti a cui, non sapendo cosa dire, ha fatto il segno dell'occhei; i suoi figli ("gli tolgo tempo"); il maritolamammalanonna. alla fine erano tutti sul palco, scrittrice, marito, mamma. solo gli imbarazzatissimi figli si sono rifiutati di intervenire nella paesana kermesse. perciò, ha vinto questa signora, che ha scritto della "bellezza della maternità, del bianco che poi incontra l'utero nero della guerra". ah, la compostezza, dall'inizio alla fine della manifestazione, di elena loewenthal!
post scriptum: ho guardato il premio campiello con la mia figlia adolescente la quale, alle mie rimostranze per il fatto che non ci si va a baciare in famiglia su un palcoscenico, mi ha risposto "ma mamma, non l'hai capito che suo marito non ha ancora divorziato da lei perché è pazza e lui deve prendersene cura?"
1 commento:
Quanto ho goduto leggendoti! C'è un momento in cui la mia strada ha incontrato quella della Mazzantini. Ero (come sono ancora) un aspirante sognatore autore e bla. Ebbi la grandiosa idea di scriverle un'email nella quale le chiedevo consigli, una dritta, un nome, boh. Lei mi rispose: "La mia casa editrice (Mondadori) non pubblica esordienti. Buona vita, Margaret".
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