domenica 4 ottobre 2009

librerie al chiuso, bordelli all'aperto





meraviglia: cosa che desta l'ammirazione; e anche lo stupore che destano le cose nuove, grandiose, perfette, insolite.

uno, è logico, non può stare sempre incatenato alla propria scrivania, così ieri, dovendo acquistare alcuni articoli scolastici per l'adolescente che vive con me, ho fatto un bel giro per il centro di milano, dove, a onor del vero, non ho trovato nulla di quel che cercavo. ho però avuto occasione di vedere la vetrina allestita dal negozio "energie" di via torino, che per esporre i suoi items ha usato come supporto mucchi di grossi libri sovrapposti (uno dei titoli era la coscienza di zeno), su cui era disposta una serie di montature per occhiali (è noto che nell'iconografia corrente un intellettuale senza occhiali è cosa strana). dicevo dunque che in pieno centro non ho trovato nulla di quel che cercavo, perciò mi sono spostata in corso di porta vittoria, nel meraviglioso mondo dei "prodotti per comunicare, progettare e creare" che è l'eliografica. nessuno può uscire meno che estasiato da questo negozio, il cui piano terra è graziato da una fitta presenza di pastelli, carboncino, matite grasse e magre, gomme di tutte le fogge, kit per acquarellisti di tutti i giorni della settimana, olii, acrilici, uniposca e bombolette per indefessi graffitari (a questo proposito, andate a vedervi i lavori di cristian sonda al festival delle lettere, l'11 ottobre al teatro dal verme di milano). e il piano di sotto è un paradiso della cellulosa per tutti coloro che, come chi scrive, sono affetti da una persistente nostalgia della scuola e ogni anno, di questi tempi, sentono l'irresistibile impulso di comprare quaderni, matite e penne nuovi, ancorché non immediatamente necessari.
tra una ricerca e l'altra, prima di dirigermi all'eliografica e dato che ero di strada, sono andata in visita alla libreria di pier pour hom, uno spazio dedicato alla cultura gay che si trova in viale gorizia 14. sulle prime si fatica a trovare la libreria, che non ha vetrine sulla strada ma è collocata in un seminterrato cui si accede per una scaletta. mi ha accolto pierpaolo perseu, il quale nel corso della nostra conversazione ha dichiarato che vorrebbe presto cambiare sede per non dovere più nascondersi. lo spazio pier pour hom è in effetti un piccolo tempio delle cose esplicite, dove si trovano vitalisticamente esposti nudi maschili e vibranti falli in erezione, arte insieme con una buona dose di pornografia. vi si possono trovare saggi di argomento gay, dvd terrificanti, sex toys e delicati lavori cartotecnici dello stesso pierpaolo, piccole silhouettes ritagliate nel cartoncino colorato.
dopo, dicevo, mi sono recata all'eliografica. uscita dal negozio, ripercorrendo corso di porta vittoria per andare a prendere il tram numero nove, ho costeggiato le vetrine del negozio coin. in una di queste albergavano due signore nude, vive, su cui erano poggiati reggiseni e mutande wonderbra. all'esterno, un compiaciuto individuo fotografava. come indicato dalla marca dell'underwear, era tutto meraviglioso: una fonte di meraviglia infinita, quei due agglomerati di cellule inseriti in uno scenario da bordello – un divanetto di similpelle bianca, reggisenireggicalzemutande rossi e neri, un po' addosso alle signore un po' addosso al divanetto. non c'era il minimo indizio di imbarazzo sui volti delle due belles, né su quello dell'entusiasta fotografante. allora mi sono ricordata di quello che mi aveva detto poc'anzi il libraio pier, mentre si accingeva a presentarmi la sua libreria e avendomi vista in compagnia della mia giovane figlia: "devo avvisarti che la ragazza potrebbe sentirsi in imbarazzo di fronte ad alcune immagini esplicite".

1 commento:

Anonimo ha detto...

grazie della pubblicita' !
cristian sonda.