ieri chi scrive è salita inopinatamente sull'autobus numero 42, trovandovi, appena entrata, una copia dell'Eneide che faceva bella mostra di sé sul davanzale interno del finestrino. il libro è poi stato seguito anche nelle mani della sua legittima proprietaria, scesa alla stessa fermata di chi scrive. nel medesimo autobus, sorretto da anonime mani femminili nei pressi dell'obliteratrice, alloggiava Umbero Eco, Il nome della rosa. subito dopo, alla stazione centrale, in attesa del treno un signore disegnava concentratissimo sul suo taccuino: lo ammetto, la foto è assai flou, ma almeno mi terrà lontana dai guai che potrebbero provenire dai più desiderosi di mantenere la propria privacy. la consapevolezza del pericolo non mi ha trattenuta dal fotografare un diligentissimo ragazzo che a bordo del treno leggeva la Storia economica del mondo, di Cameron Rondo e Neal Larry. infine, la ragazza di spalle con il giubbotto marrone, prima di salire in carrozza, ha appena salutato due amici, un maschio e una femmina. baciando, per congedarsi, l'amico maschio, gli si rivolge assai letterariamente dicendogli: "l'amico ritrovato".
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