Nel corso di una trasmissione di France Culture uno degli ospiti pronuncia la parola "farouche". È un termine fortemente letterario ("De ce monstre si farouche / Craignez la feinte douceur / La vengeance est dans son cœur, / Et la pitié dans sa bouche." Jean Racine, Esther, 1689), che sta per selvatico, poco socievole, indomabile, incline alla fuga. E in effetti a pronunciarlo si sente schiocco di rami secchi, fruscii generati dal passaggio di animali tra le fronde, frulli d'ali di uccelli notturni. Fiere, lampi e tuoni, pioggia battente, giri vorticosi di foglie secche, spiriti della natura, farouche! De ce monstre si farouche - Craignez la feinte douceur. - La vengeance est dans son coeur, - Et la pitié dans sa bouche.
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