diversi tipi di chini su carta, ieri a milano, in un'afosa giornata di alta pressione africana: la signora intabarrata chiede l'elemosina provvista di cartello in arabo (è la prima volta che ne vedo una fuori da marrakesh – quelle che vedevo là erano parte del tessuto della città e ricevevano pane, qualche moneta; talvolta qualche pietosa recava loro un tè). non so cosa ci fosse scritto sul cartello. mi chiedo se la signora fosse indipendente, nel qual caso plaudirei alle pari opportunità, oppure schiavizzata da qualche racket di mascalzoni. l'angolo è quello tra via mazzini e il duomo.
il signore, seduto al tavolino di bar di via torino, scrive tutto intento: ha gli auricolari dove deve, i capelli prematuramente grigi e una bella treccina sulla nuca.
la signora seduta sul gradino del negozio bolaffi in via manzoni legge un libro intitolato Ultimi legami, su cui non sono riuscita a reperire notizie.
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