giovedì 21 maggio 2009

flower power – del diverso uso delle biciclette



il viandante che dovesse capitare, durante i suoi peregrinaggi, a fort collins, colorado, non può mancare una visita al book rack, una libreria aperta da venticinque anni, con cinquantamila volumi a disposizione del lettore e un’allure da fare invidia a romano montroni e alle sue multimediali feltrinelli. l’invito del libraio è a mangiare, dormire e leggere: eat.sleep.read è la dichiarazione di indipendenza degli indie bound, un’associazione di librai indipendenti statunitensi che si propone di coltivare lettori appassionati, di cui book rack è membro.
il claim mi piace perché tutto sommato equipara due atti di istinto a uno squisitamente culturale: ho sempre adorato mangiare tenendo davanti un libro aperto (il problema è che non si riesce a smettere né di leggere né di mangiare, ma questa è un’altra storia). nella libreria c’è un divano usatissimo, che riconduce inequivocabilmente al concetto di cosiness, riassumibile nell’immagine, appunto, di un comodo divano, di un libro e, a scelta, di una tazza di nescafè o di un traminer ghiacciato*. sono cose di cui non si può fare a meno.
come si può vedere dall’immagine in bianco e nero, sulle biciclette parcheggiate davanti al book rack non ci sono cestini adornati con fiori finti. quelli si vedono a milano in corso garibaldi, attaccati alle biciclette di donne molto benvestite, discretamente truccate, costosamente equipaggiate, spesso un po’ gonfie (non saprei dire se le gonfi il marito o si facciano gonfiare dal chirurgo). spesso fa da pendant al cestino un seggiolino per il trasporto umano (alcune svitate trasportano sul mezzo anche cani o gatti dentro improbabili cestini di paglia foderati di cotonina): di mattina presto dentro ci sono dei bambini che dal retro dell’ecologicissima bicicletta respirano un sacco di fumo dai tubi di scarico delle auto praticamente all’altezza del loro naso. quei fiori sul cestino sono terribili: la loro fintezza è sospetta, così come la coscienza ecologica delle proprietarie delle bici. giù dalle bici, signore, tutte in libreria.

*segnalo che dal 28 maggio presso lidl si possono acquistare sei calici da vino bianco per otto punto novantanove euro. trovo che sia un’iniziativa assai democratica: libri e traminer per tutti!

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