giovedì 21 aprile 2011

satisfaction_libet, libreria del riacquisto

Nelle immagini a destra, un gruppo di lettori molto soddisfatti all'uscita dalla libreria Libet di Milano.
La dichiarazione di intenti dei librai Elena Ferrario e Roberto Posca: "Da Libet si può venire per curiosare, per cercare fra le occasioni e i testi esauriti o rari, oppure per scegliere un regalo davvero originale; ma si può venire anche per vendere, perché il senso di questo negozio è proprio quello di rimettere in circolo i libri, perché continuino a essere utili e a dare piacere".
Il sogno di Elena Ferrario per "Milano città di libri": "Come libraia, naturalmente sogno che la gente legga di più, ma in concreto, per quanto è in mio potere, mi piacerebbe proporre al pubblico
milanese delle iniziative (varie, dalla presentazione di testi classici come fossero l’ultima novità, a iniziative anche più festaiole) che vedessero il coinvolgimento di varie librerie; considero che è molto diverso proporre un’iniziativa “mondana” nel proprio negozio e progettare, invece, con colleghi qualcosa che abbia un senso collettivo e che assuma visibilità in città o nella zona".

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Milano è piccolissima: giusto ieri pomeriggio alla LIBET ho speso una trentina di euro con una gioia quasi infantile.

Randa

aa ha detto...

randa, TI ADORO!

Anonimo ha detto...

Vediamo se adori anche i libri che ho comprato.
- M. Soldati, Vino al vino, Mondadori 1969;
- J. Hasek, Brevi racconti di un grande maestro, Orbis 1984;
- R. Walser, L'assistente, Einaudi 1978.

Ciao!

aa ha detto...

non ho né hasek né walser, continuo ad adorarti e corro anch'io da libet (erano copie uniche?).

Frank ha detto...

Ciao cara,
solo a me non rispondi mai, eh? Buona 'Pasqua finita'!
Colomba Flop

aa ha detto...

menti sapendo di mentire: buona pasqua finta anche a te.

Frank ha detto...

Mento? Allora non sapevo di mentire... (sai che sono un po' tonta: dovevo venire a cercarle qui, le risposte?).
Mattia Pasquale