domenica 22 aprile 2012

scusate, ma una può essere una stronza in santa pace senza prendersi le reprimende delle signore "se non ora quando?"

courtesy vanityfair.it
onestamente il ministro fornero non mi suscita simpatia, e manco emma marcegaglia. meno ancora, però, la stanca solfa dell'articolo di marina terragni (che sarebbe potuto essere di lorella zanardo, di loredana lipperini, delle loro seguaci, insomma delle signore in sciarpa bianca luttuosa. a questo proposito, suggerirei un poco di aria nuova con le novità di brunello cucinelli per la stagione estiva 2012, ché le sciarpe bianche sono un po' tristi), nel quale si invitano le donne, una volta avuto accesso alla stanza dei bottoni, a "mantenere la loro peculiarità femminile". "Le personalità impegnate nella riforma del lavoro", si dice, "sembrano disconnesse dal fatto di essere donne. Tanto da non mettere sul tavolo un tema come l'organizzazione del lavoro". "Disconnesse dal fatto di essere donne" vorrebbe dire che non sono buone, accoglienti, più inclini a pensare agli asili nido aziendali invece che a qualche progetto più creativo e più scomodo per chi si aspetta che le femmine si assumano la cura del mondo? Quando cesseranno, queste signorine quote rosa, di essere ossessionate dai bambini, dai vecchi, dalla maternità (sì, vabbè, possiamo fare figli ma non è sempre strettamente necessario, né funzionale) e si concentreranno sui loro affari strettamente personali, ché forse, a concentrarsi bene, qualche risultato lo si ottiene?

5 commenti:

paolo f ha detto...

Mamma mia, solo a nominare certe persone mi viene da tirar fuori i cornini rossi e fare scongiuri...

aa ha detto...

mi auguri che tu non ti riferisca a brunello cucinelli ;-)

paolo f ha detto...

Ci mancherebbe ;-)

In particolare, la seconda che hai nominato fra parentesi, qualche giorno fa deprecava il "bullismo femminile" citando:
«Se è vero che la violenza degli uomini è fisicamente più pericolosa e a volte mortale, è indubbio che i comportamenti aggressivi da parte delle donne siano molto diffusi: il 58% del bullismo sul luogo di lavoro è femminile e l’80% delle prepotenti se la prende con altre donne, perlopiù tramite la manipolazione psicologica, l’isolamento e altre forme di sopruso immateriale».

Sono certo che, se il bullismo femminile fosse diretto soprattutto contro gli uomini, allora andrebbe tutto bene.

aa ha detto...

guarda, io sono anche disposte a credere che queste siano in buona fede, ma io non desidero avere la sensazione di vivere in una riserva indiana.

pa ha detto...

non sopporto più termini come femminismo, o maschilismo, o lotta di genere, o quote rosa. termini da orticaria. in un mondo in cui una grossa fetta dei ventenni è "confusa sessualmente" (ma poi, cosa c'è di male ad esserlo?),mi sembrano discorsi superati e per gente che non ha gatte da pelare più gravi e più pressanti. cioè la solita minoranza radical chic e politicamente corretta (altro termine nausenate)