sul tram numero due si accende una fervente discussione tra un signore e una signora molto impellicciata, nella quale entro purtroppo solo in medias res. il signore è con la moglie; la signora, che siede di fronte, con un imbarazzatissimo marito in loden. la discussione verte sul comportamento da tenersi nel caso di un incontro con persone note (ad esempio un cantante, o un divo della televisione). il signore sostiene che senz’altro bisogna manifestare una qualche reazione, possibilmente positiva, al passaggio del noto (metti che sul due salga all’improvviso, non so, lorella cuccarini). la signora di fronte, vagamente sdegnata, infila una fila di avversative: “ma perché? ma chi sono questi? ma chi se ne importa se vanno in televisione?”, e continua per un pochino, ribadendo in maniera elegantemente accesa il suo diritto a impiparsene delle celebrità. interviene, pacata, la moglie del groupie: “be’, certo, però metta che uno incontri un rappresentante del governo, o addirittura il presidente del consiglio, si alzerebbero tutti per correttezza nei confronti delle istituzioni. se passasse berlusconi…” non demorde l’indomabile signora: “ma chi se ne frega di berlusconi? chi è berlusconi?”. il marito in loden desidererebbe essere altrove, il contendente si tace sussiegoso. le due coppie scendono insieme e io ne perdo ovviamente le tracce. questa signora aveva decisamente una verve da adolescente.
ora, io vorrei solo aggiungere che ho la ventura di conoscere un divo della radio, ma proprio divo divo, di quelli che la moglie del groupie riverirebbe timidamente: egli ha mangiato il mio pane e il mio sale, ma non è che la facciamo tanto lunga.
la foto che pubblico è davvero quella della ribelle in pelliccia; la pubblico a cuor leggero 1. perché la signora non si riconosce; 2. perché non ho mai più visto e sentito il giornalista della 7 che mi voleva denunciare per aver fotografato le banane. quello che si tiene prudentemente dietro di lei è suo marito.
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