sabato 18 aprile 2009

douce france – librai e libraires




i librai sono tipi malmostosi, mi diceva sabato pomeriggio marco casiraghi della milanese “libreria di quartiere” di viale piceno, comprendendo nella definizione anche sé stesso. intorno a viale piceno, continuava, ci sono cinque librai che si servono dallo stesso distributore e ogni volta prendono cinque macchine e fanno cinque viaggi. interdipendenza tra colleghi? iniziative congiunte? non se ne parla nemmeno. e mi leggeva la mail di un libraio di reggio emilia che vuole promuovere la creazione di un’associazione dei librai indipendenti ma, osserva, dopo aver mandato quattrocento mail ha ricevuto solo quarantuno risposte (ma l’associazione librai indipendenti per ragazzi, nata nel 2006 e unica di cui abbia notizia, esisterà ancora?).
i nostri cugini d’oltralpe, invece, si associano e come, ad esempio qui.
e curiosando tra le loro librerie si scoprono cose fenomenali, come “le bal des ardents”, al centro di lione, con la sua entrata ad arco formata da una moltitudine di libri e la sua predilezione per editori indipendenti e autori poco conosciuti.
parte invece da peyssies, nella haute-garonne, la “librairie mobile”, uno stand su ruote che trasporta di luogo in luogo libri, riviste, film e cd musicali prodotti da piccole realtà editoriali.
a parigi, infine, al 145 di rue amelot si trova la “librairie libertaire” (Publico), con i suoi cinquemila titoli che spaziano dal movimento operaio al femminismo, dalla letteratura proletaria a quella erotica, dall’antifascismo all’ecologia. a proposito, ma poi l’assessore finazzer flory ha incontrato gabriele salvatores per discutere del destino dell’archivio primo moroni? e a che punto siamo?

1 commento:

zia Sam ha detto...

quell'arco fatto di libri mi fa pensare alle porte attraverso le quali si entrava nelle città medievali, qui invece la porta è un inno alla cultura: strepitoso

http://labancarelladiziasam.blogspot.com/