
mi giunge notizia che giovedì sera, in corso XXII marzo 4, sarà inaugurata la "lefel", nel
titolo del "corriere della sera" definita
la feltrinelli delle ragazze. nel sottotitolo: "in vendita abiti, trucchi, piccolo design". l'astuto marco bergamaschi, ideatore del negozio con l'astuto editore carlo feltrinelli, dichiara che lefel "suona come il nome di una donna che si diverte a scovare in giro per il mondo oggetti speciali per le amiche". primo: chi è che si chiama lefel, se non la terza figlia di francesco totti? secondo: chi è questa cretina che va in giro per il mondo a scovare oggetti per le amiche? e così bergamaschi, individuato il target, dedica trecentoventi metri quadri alla "più classica Los Angeles literature (ovvero storie di femmine belle, ricche e innamorate), trucchi, bagnoschiuma, guide viaggio, fotografie, abbigliamento, design, cioccolato e tè da degustare insieme nella tea-room" (degustare insieme a chi? ad altre pollastrelle?). "Tra gli scaffali agende Moleskine, carnet de voyage, manuali di massaggio orientale, libri di giardinaggio e guide per vincere alcune insicurezze", continua l'entusiasta autrice dell'articolo. io sono una cliente moleskine. quando sono in viaggio a volte uso un carnet de voyage, sporadicamente mi faccio massaggiare, ho curato un libro di giardinaggio scritto da un nobile inglese buonanima, ho alcune insicurezze. tuttavia, bergamaschi, a me il design piace grande, non piccolo; più che pollastrella mi definirei un'autorevole gallina madre; e per eventuali amici i regali li scovo dove dico io. o forse dovrei rivolgermi alla giornalista michela proietti: signora, dica al titolista di contenersi.
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