sabato 27 febbraio 2010

vota ardemia

scusate, ma come si fa a non adorare questa signora che sul suo manifesto elettorale, lungi dal farsi praticare photo-artifizi mirati al miglioramento dell'immagine, si presenta ai suoi eventuali sostenitori con i suoi veri capelli radi –ricrescita e tutto –, un domesticissimo strato di fondotinta, una montatura che meno trendy non si può e un tailleur che più fuori moda non si può? portatrice di un ellittico richiamo a una berlingueriana sobrietà, oriani fa pubblicare sul manifesto solo il suo cognome (di battesimo fa ardemia), sintetizza il suo programma in tre righe e dispone di un claim perfettamente intonato a tutto il resto: le mani di ardemia, entro le quali dovremmo depositare i nostri diritti, maneggiano a loro agio anche la pasta per la pizza, ci giurerei.

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