mercoledì 21 luglio 2010

la mala educación


alcuni, molti sono convinti che si debba insegnare ai ragazzi, meglio se sono ragazze, a mettere in ordine le proprie cose, a tenere in ordine le proprie cose, a mettere ordine in casa, a lavare ciò che si è sporcato. dando per assodato che la cosa costituisca un valore.
alcune, molte signore sono convinte di dover mettere in ordine le proprie cose e quelle degli altri, tenere in ordine le proprie cose e quelle degli altri, mettere ordine in casa,  lavare ciò che si è sporcato e ciò che hanno sporcato gli altri. a proposito dell'ineludibile questione dell'organizzazione domestica, a seconda del tenore di vita che uno può condurre, si prospettano due soluzioni.

- soluzione a. una vive in una casa già organizzata perché è in grado di pagare un cuoco, un cameriere e uno che fa le pulizie. in questo caso il problema è risolto prima ancora di essere stato posto.


- soluzione b. una non ha né un cuoco né un cameriere. non può assoldare neanche uno che fa le pulizie perché la casa non è organizzata e lei dovrebbe passare il proprio tempo a spiegare al signore delle pulizie come farsi strada tra le pile di libri e altri oggetti, e dove riporre i suddetti libri e i suddetti oggetti. è una casa che si morde la coda, direi una casa-cane se i cani non mi facessero ribrezzo, così come i gatti e altri esseri viventi e pelosi. d'altra parte chi vive nella soluzione b non ha la minima intenzione di perdere il proprio tempo né a spiegare né a fare da sé. 


chi scrive vive nella soluzione b insieme con un'adolescente femmina istruita fin dalla più tenera età a farsi carico esclusivamente di pensieri e occupazioni gratificanti per lo spirito, tendenza che applica felicemente anche a sé stessa. all'adolescente raccomanda anche di tendere a lavori nobili e remunerativi, in modo da praticare nel futuro la soluzione a  pagando alcune discrete, silenziose, invisibili figure che svolgano i compiti più ingrati e pallosi. chi scrive tende alla soluzione a e alleva un'erede di classe a, col risultato di vivere in una dimora decisamente bohémienne: nell'acquaio, spesso e volentieri, sciaguattano piatti della sera prima, mentre noi ci dedichiamo, confortevolmente installate sul divano, a letture edificanti.

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