domenica 18 luglio 2010

qui finis terrae_4 – cose da morti

si è già avuto modo di notare, ad esempio nel post finis terrae_1, che in terra di bari le parole hanno un grande peso e certo non sono utilizzate a sproposito. e fin qui eravamo nel regno di eros. passando nel contiguo settore di thanatos l'uso accorto della lingua trascolora in vera e propria poesia, certificata e lungi dall'essere autoprodotta: "E dopotutto ci sono tante consolazioni!
C’è l’alto cielo azzurro, limpido e sereno, in cui fluttuano sempre nuvole imperfette.
E la brezza lieve.
E, alla fine, arrivano sempre i ricordi,
con le loro nostalgie e la loro speranza,
e un sorriso di magia alla finestra del mondo,
quello che vorremmo, bussando alla porta di quello che siamo." Fernando Pessoa

è il testo che accompagna la poetica immagine marina, con tanto di pontile verso il nulla (brrr), pubblicità – sulla "repubblica" dell'11 luglio, sezione bari – della sisto organizzazioni funerarie. non oso pensare a cos'altro possano organizzare.

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