lunedì 15 agosto 2011

anziani mascalzoni

Courtesy blog.guardian.co.uk
giorni fa chi scrive ha incontrato, nella sede di una prestigiosa casa editrice milanese, un prestigioso anziano signore, discendente di una prestigiosa locale stirpe. il quale ha consegnato alla suddetta casa editrice un testo relativo a una certa porzione di storia della sua famiglia. il signore ha stipulato con la prestigiosa casa editrice un contratto che gli garantisce, oltre alle royalties sulle vendite, una somma di denaro a compenso delle sue fatiche di autore. chi scrive ha stipulato con la prestigiosa casa editrice un contratto che le garantisce, a fronte di una consistente riscrittura del testo del prestigioso signore – gli esiti dell'impegno scrittorio del quale non sono stati all'altezza del prestigio della famiglia da cui si pregia di discendere – una cifra molto, molto al di sotto di quella che percepirà l'autore nobiluomo. nel corso di un banale controllo, e usando google, chi scrive si è resa conto che gran parte del testo è preso di peso da un sito che in calce alla sua pagina dice chiaramente: "Copyright TAL SITO, di TALE E TALALTRA. TUTTI I DIRITTI RISERVATI. La copia o anche l'uso non commerciale del materiale presente nel sito sono vietati senza preventiva autorizzazione scritta da parte degli autori". chi scrive è molto in imbarazzo.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Probabilmente il vetusto signore si è garantito un po' di pecunia in più nel caso dovesse pagare i diritti del sito saccheggiato.
Questi nobiluomini ne sanno una più del diavolo...

Randa

aa ha detto...

Hello, Randa! Come stai? Dal tuo sito risulta che stai in panciolle su qualche spiaggia nei pressi di qualche barriera corallina?
aa

Anonimo ha detto...

Eh eh, no, sono ancora in trincea, tra bozze, pdf e indesign. Parto sabato per gli ultimi avamposti corallini di normandia e bretagna.
Vedere la serranda aperta di cosedalibri in agosto è ancora più piacevole che negli altri mesi.

aa ha detto...

anch'io sto lavorando molto molto. tu cosa fai?

Anonimo ha detto...

Un thrillerone americano infinito: saremo sugli otto etti e mezzo. Probabilmente esiste un disciplinare per cui certi libri non possono avere meno di cinquecento pagine, pena l'esclusione dalla DOC dei thrilleroni.

aa ha detto...

no, no, no! anche io voglio fare il thrillerone!

Unknown ha detto...

Il mio sogno fino a qualche tempo fa era fare il tuo lavoro in casa editrice (purtroppo credo rimarrà solo tale) e quindi sono molto interessata all'idea di scoprire come si evolverà la vicenda e come ti comporterai :)

aa ha detto...

è possibile che di qui a poco io mi metta a dispensare la mia sapienza a giovani aspiranti redattori. stay tuned.

e ciao.

aa