sabato 11 giugno 2011

the spirit of (st.) louis

questa mattina, come direbbe bertie wooster al fido jeeves, mi sento in cima al mondo con un arcobaleno sulle spalle. arrivata al bar munita di carrello per la spesa, mentre sorbivo un eccellente espresso lungo (un'anomalia tutta italiana, me ne rendo conto), ho ascoltato il seguente dialogo:
avventore al proprietario del bar, dopo aver bevuto un cappuccino: "grazie, stelassa!"
proprietario del bar all'avventore: "ciao, bela gioia!"
all'esselunga, dove mi sono recata per fare la mia spesa scarsdale-oriented (devo perdere i dieci chilogrammi accumulati dopo aver smesso di fumare: è come avere sempre addosso un bambino di media taglia. la dieta scarsdale mi toglierà il bambino di dosso in quindici giorni, mi si dice. sono entusiasta: finalmente potrò poi fidanzarmi), dicevo, all'esselunga, mentre pesavo le carote scarsdale-indispensabili, ho assistito alla seguente scena con conseguente dialogo. un'anziana signora tenta senza successo di accedere a una confezione di macedonia pronta. un ragazzo molto alto, tutto vestito di blu, con una confezione di banane biologiche in una mano, le si rivolge galante: "ma signora, la aiuto io!". la signora, di rimando: "grazie, è gentile!". e il giovane galant: "ci mancherebbe, signora! ha bisogno di qualcos'altro?". nel procedere verso i formaggi, vedo un'altra signora inerpicata su una scaletta alla ricerca di un prodotto. un addetto del supermercato, con camice bianco e sorriso più bianco ancora le dice: "signora, mi dica pure, posso aiutarla?". what a wonderful world.

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