lunedì 6 febbraio 2012

poesia serissima

Ode al lettore itinerante milanese

Lettore che ti aggiri per Milano,
un libro eternamente nella mano,
dai mezzi sali e scendi imperturbato,
cuore leggero e spirto deliziato.
Ti rechi in ogni dove, qui e poi là;
misuri col tuo libro la città.
Per continuare a leggere un romanzo
talvolta tu rinunci pure al pranzo;
ti vedo in primavera, dentro al parco
tra i jogger ti ritagli sempre un varco.
Tu punti alla panchina, benedetto;
la ripulisci con un fazzoletto
e poi ti siedi, apri il libro e lo degusti
se sei lettor tra quelli più robusti.
Sarà per la gran messe di editori:
Milano è piena zeppa di lettori.
Però tra parchi e bar, che cosa strana,
la scelta va alla metropolitana
e al tram, trenino avito d’atmosfera
dove tu leggeresti mane e sera,
o lettore.
Viandanti temporanei
dai gusti variegati
ricercano in un rosa l’evasione,
tremano con le storie di vampiri
o leggono serissimi elzeviri.

8 commenti:

kalz ha detto...

Adesso finalmente capisco cosa intendono quando parlano di "poesia metropolitana" :-)

Matteo ha detto...

Che carina! Tutta rimata, semplice e profonda. Sono belli i lettori in giro. Ci rifletto ogni volta che mi capita di trovarmi in una città nella quale, queste strane creature, sono bene accette. Mica come qua che, quando alle Poste, in attesa che arrivi il mio turno, tiro fuori un libro, tutti mi guardano con la stessa espressione negli occhi del retto cittadino che fissa il Parassita della Società, nel meraviglioso spot dell'Agenzia delle Entrate. Come a dire: Fai qualcosa di serio, lamentati come facciamo noi. Inveisci contro la signora che è lenta ad archiviare le raccomandate! No che leggi in silenzio e non servi a niente.

aa ha detto...

allora devi venire a milano, così andiamo a caccia di lettori insieme. e magari andiamo alle poste, così, anche se non dobbiamo farci nulla, per vedere l'effetto che fa.

kalz ha detto...

"per vedere l'effetto che fa." Questo sta diventando un blog per maniaci. Bene!

aa ha detto...

questo è stato sempre un blog per maniaci sociopatici. welcome in the club.

Matteo ha detto...

Kalz, che hai contro i maniaci? Ogni riferimento è puramente casuale, presenti esclusi, non si parla degli assenti ecc.
(aa, accetto l'invito! Speriamo che sì, appena si scioglie la neve, cioè ad agosto, organizziamo!) :D

kalz ha detto...

Veramente io sono a favore dei maniaci. Non per niente avevo chiuso dicendo "Bene!".

pa ha detto...

aa me lo ha confermato: sono una sociopatica. direi: bene!