ma ecco cosa dice alfred:
"Credo che l’impronta di un editore abbia un significato, e che se i lettori ponessero più attenzione all’editore dei libri che comprano le possibilità di rimanere delusi sarebbero infinitamente minori.
Credo che i buoni libri debbano essere fatti bene, e tento di dare a ogni libro che pubblico una veste che lo distingua e lo renda invitante.
[…]
Credo che un editore abbia, nei confronti dei suoi autori, l’obbligo morale e commerciale di promuovere in ogni modo le vendite dei loro libri, di tenerli in catalogo e di esaltare il prestigio dell’autore.
[…]
Credo che la necessità fondamentale del commercio dei libri non sia il baccano di Madison Avenue, ma un maggior numero di librai che amino e capiscano i libri e che possano comunicare il proprio entusiasmo al pubblico in attesa.
Credo che le riviste, i film, la televisione, la radio non sostituiranno mai i buoni libri."
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