martedì 14 febbraio 2012

luciano simonelli, l'antimorandi

Allora: l'editore Luciano Simonelli è l'assoluto pioniere, in italia, dell'e-book (perciò le discussioni e-book sì, e-book no, che schifo l'e-book, viva l'e-book non lo tangono per nulla, dato che per lui sono roba vecchia e assodata). Simonelli editore ha creato un catalogo a partecipazione mista carta-elettronica dove trova posto, tra le altre meraviglie, una preziosa minilista di prime edizioni del Novecento (colgo a caso I racconti di Nick Adams di Hemingway, Mondadori, 1973, e Diario d'Algeria di Vittorio Sereni, Mondadori, 1965). Tra le iniziative di questo effervescente gentiluomo ce n'è una, curiosa ma non del tutto peregrina, che si intitola "I riassunti di Farfadette" (pay off: "in ebook tutto quello che DEVI sapere sui libri che DOVRESTI conoscere"): riduzioni di una serie di libri, per ora un centinaio, a beneficio di gente che non ha molto tempo. Leggiamo, ad esempio, la Farfadette di Quo vadis?: vi troveremo "Una riduzione del famoso romanzo di Sienkiewicz, divisa in quattro parti e corredata da un grande apparato di note e schede tematiche sulla storia di Roma ai tempi di Nerone" (cito dal sito*). 
Simonelli pubblica anche una rubrica giornaliera in video, Cinquanta secondi, in cui lui in persona dice ciò che pensa su disparati argomenti, quando è il caso sostenuto da una irreprimibile vis polemica. Oggi simonelli invita a praticare attività alternative all'imminente festival di sanremo, qui. Vale proprio la pena di fare un giro nel sito di questo editore un po' sui generis, che conduce da anni un caparbio, interessantissimo controlavoro editoriale. per quello che mi riguarda, tra le meraviglie del catalogo desidero con tutta me stessa la serie completa dei gialli di Maria Santini: ha colpito la mia immaginazione i Pascoli del mistero, sulla cui scheda leggiamo così: "Messina 1901: una bella e un po' sonnolenta cittadina nella quale Giovanni Pascoli, docente di letteratura latina all'università, e l'inseparabile sorella Maria vivono a loro agio nonostante il loro carattere poco socievole e le loro abitudini così diverse da quelle locali. Ad un certo punto il timido professore romagnolo stringe un'amicizia tanto inaspettata quanto gratificante con una delle prime famiglie della città, quella dei principi di Monteferrante. Timorosa, come sempre, che degli estranei possano anche involontariamente ferire il suo troppo sensibile fratello, Maria assiste in disparte, un po' corrucciata. Sembra avere ragione quando un terribile fatto di sangue getta nel lutto i Monferrante, turbando profondamente il suo Giovannino. Un mistero che il poeta e anche Maria, finalmente schierata al suo fianco, contribuiranno a risolvere e che potrà dirsi concluso solo in quel dicembre 1908, il dicembre del terremoto... Un romanzo ma con protagonisti reali: Giovanni Pascoli e sua sorella Mariù."



* cito dal sito non è l'incipit di un rap – "cito / dal sito / lo so, non è pulito / ma non so che fare / dovevo pur citare" –, bensì l'azione che ho compiuto. però se fabri fibra o marracash hanno bisogno di un autore, sono qua.

7 commenti:

Matteo ha detto...

Appoggio in pieno la proposta del signor Simonelli, al posto di Sanremo leggiamo un ibbùc! Che mi piace pure più di ìbuc! Mi scarico I Pascoli del mistero e lo comincio a leggere stasera appena parte la sigla.

aa ha detto...

ma perché, il festival comincia stasera?

Matteo ha detto...

Eh sì! Stai facendo l'alternativa? Quella che: Io Sanremo pensavo fosse il nome di un uomo che ha vissuto secondo i princìpi di Gesù e l'hanno fatto Santo? Non ci casco.

aa ha detto...

ma no, ma no, ma no! sto lavorando su cento fronti e non ho troppo tempo di informarmi. l'unica mia certezza televisiva è che non perderò il programma di benedetta alle ore 19:40 sulla setteddì, per la tua gioia!

pa ha detto...

guarda, stasera me la voglio davvero vedere, la benedetta. e poi forse mi sparo pure sanremo. per i libri digitali ho tempo tutta la vita, tò!
(io ancora leggo su carta, lo sai, sto già davanti al mac tutto il giorno e mi basta)

aa ha detto...

guardala, guardala, ché poi cuciniamo. anch'io leggo in prevalenza su carta, però l'idea della biblioteca portatile mi piace e il mio kindle è sempre in borsa.

kalz ha detto...

La tribù dei simonelliani si allarga. Bene, bene :-)