mutria: aspetto esteriore scostante, che denota diffidenza e scontrosità.broncio, malumore.
sfrontatezza, faccia tosta.
dove si esplorano parole e si va a caccia di idee
mutria: aspetto esteriore scostante, che denota diffidenza e scontrosità.
cominciano ad affluire le risposte dei librai di milano sul tema milano città di libri (vedi post del 9 ottobre).








l'associazione nazionale antigraffiti, sponsorizzata con una sentita adesione sulla odierna newsletter di exibart online, invita i genitori a vigilare sulle attività artistiche metropolitane dei figli pubblicando il grafico che vedete a destra, a suo tempo (2006) uscito sul "pasadena star news" ad accompagnamento di un articolo sui locali graffitari – questa uscita provocò una quantità infinita di scherno ai danni del povero giornalista; il grafico è accompagnato da una solenne dichiarazione/invito: "APPELLO AI GENITORI. Se tuo figlio esce di casa vestito in questo modo è possibile che sia un writer: parlagli e spiegagli che imbrattare è un reato."
certo, quando suona giovanni te ne stai lì, a volte un po’ in sofferenza, a volte colto, come lui, da un’energia incontenibile – quando pesta sui tasti e sembra che lo steinway stia per scassarsi si sente salire un gorgo inarrestabile, si ha la sensazione che tutto sia positivo e nulla di brutto possa accadere: una sorta di urgenza vitale.
michael lieberman è un signore di seattle che gestisce, con il suo socio wessel, una grande libreria, davvero bellissima e davvero ben organizzata. michael cerca e vende libri con una passione sconsiderata e dice della sua città: “seattle è una città di libri, sono fortunato a farne parte”.
sì, questo bisogna proprio averlo. e se per caso non passaste da spartanburg, south carolina, dovete trovare il modo per farvelo spedire. è il catalogo della mostra “People Reading”, ospitata dallo spartanburg art museum da maggio fino all’altro ieri. curata da thomas l. johnson, bibliotecario supremo dell’università del south carolina, la mostra (qui potete vederla online) propone una selezione dalle opere di proprietà di donald e patricia oresman, due bibliofili newyorkesi che cominciarono a raccoglierle nel 1974: tutte (pressappoco duemila) raffiguranti gente che legge – primo dei due criteri che informano la collezione: il secondo e ultimo è rappresentato dal gusto dei due signori. 


artelibro era un po’ grigetta e bologna altrettanto, sebbene vi abbia incontrato un tranquillo lucio dalla, a passeggio nei dintorni di piazza maggiore, che illuminava il mondo circostante per mezzo della sua capigliatura.