la piccola fiammiferaia è cresciuta e vende fiori di carta nel mezzanino della metropolitana di san babila, nel giorno di san valentino. è una signora molto gentile e molto anarchica: non fissa un prezzo per la sua merce, si affida all’estro del pagante. è seduta su uno sgabellino pieghevole, tutta imbacuccata di nero. scrive odi alla pace e all’amore, nel nome di san valentino, su un frammento di cartone ondulato, con gli stessi uniposca che usa per disegnare i dettagli dei suoi fiori sulla carta crespa. ti chiede da che parte vai, e se vai dalla parte dove ci sono i poliziotti ti dà un sacchetto di plastica dove riporre il tuo fiore: ha paura di essere sfrattata.
anche la libreria bocca ha paura di essere sfrattata, così dimostra la sua gratitudine ai milanesi che hanno firmato contro (vedi post del 5 febbraio) con un cartello gigantesco all’ingresso del negozio, questo non scritto con l’uniposca ma stampato in copisteria.
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