martedì 4 maggio 2010
bookalicious_un posto al sole
chi scrive non può vivere senza Un posto al sole, che segue da nove anni suonati. è una soap che più sdolcinata, melensa, politically correct non potrebbe essere. nel giorno della memoria parla del giorno della memoria, a pasqua si festeggia la pasqua e a natale il natale. dal momento della nascita, nel glorioso 1996, i personaggi adottano scugnizzi in difficoltà, sposano signore che hanno sfiorato le spire della camorra, salvano dall'aborto giovani sventate che hanno dimenticato di prendere la pillola, occupandosi anche di trovare onesti genitori affidatari. come in ogni feuilleton che si rispetti, nel Posto al sole assistiamo a sposalizi (ma la fuga dall'altare è uno hit), crisi matrimoniali, delitti e agnizioni. non mancano, nella soap della rete culturale della rai le cui vicende ruotano attorno a palazzo palladini, i riferimenti ai libri. a casa di franco boschi le pareti sono foderate di volumi; spicca, in un angolo, un vecchio delly, segno che la biblioteca è di antica costituzione. nell'immagine in alto a destra, luisa incontra raffaele dopo aver riempito l'attesa leggendo il libro che si vede sul tavolino. il luogo dell'appuntamento è un altro centro nevralgico di questa favola per adulti, il caffè vulcano, all'interno del quale la proprietaria, silvia graziani, ha allestito un punto di bookcrossing.
2 commenti:
anche io postoalsole-addicted. sto leggendo i tuoi post sui lettori da tram e non riesco a smettere!
questi disgraziati riprenderanno solo il 30 agosto, perdipiù con le repliche. non si può vivere così.
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