mercoledì 26 maggio 2010
le hanno voluto bene
questa mattina, sul tram numero due, sedevo accanto a una leggiadra intenta alla lettura dell'Isola del tesoro di Robert Louis Stevenson, in edizione feltrinelli. dalle pagine, a certo punto, è uscito svolazzando un segnalibro, finito per terra e da me prontamente recuperato. era quello che pubblicizzava la recentemente trascorsa giornata della lettura, quella del "se mi vuoi bene regalami un libro". perciò, rifletto tra me e me, l'ignoto donatore ha deciso di esprimere i suoi sentimenti con un bel classico. questa recente stevensoniana porta due orecchini-spot, cuori d'argento che recano incisa la seguente didascalia: "please return to tiffany & co."; ai piedi brilla un paio di di quelle bizzarre ballerine tanto en vogue, fatte interamente in gomma: non v'ha pregiudizio, mi chiedo io, per i poveri piedi inguainati nell'irrespirabile involucro? cuori si aprono anche nell'anello della mia vicina, un'alta fascia intagliata con le sagome stilizzate di questo nostro ondivago organo, e un cuore pende da una catenella al collo della bella, una ragazza con l'arcata superiore deliziosamente sporgente, alla quale i genitori, grazie a dio, non hanno evidentemente applicato uno di quei conformisti apparecchi per i denti. di fronte a me un signore di solida complessione in gilè rosso di prada legge con attenzione Calma la mente! di Robert Ellwood. evidentemente la mente da calmare è quella di qualche amico o congiunto: a me l'uomo è parso alquanto tranquillo. la signora in basso a destra legge, di Muriel Barbery, L'eleganza del riccio: porta ballerine di pelle celeste, l'avveduta, e al braccio ha una borsa di vuitton che suscita in me un'asperrima invidia. infine, una ragazza nerovestita che legge Brisingr di Christopher Paolini ed è quasi alla fine. poi, purtroppo, sono dovuta scendere.
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