io credo che persone siffatte dovrebbero cambiare lavoro. magari fare gli scrivani, quelli che il pubblico non vede mai, come quelli al servizio del marito della procuratrice coquenard, amica di porthos nei Tre moschettieri: incolori impiegati in attesa della fine della giornata e degli avanzi della mensa dei padroni, gli avari par excellence*. non è retorica pensare che uno, quando entra in una libreria, si aspetti – se richiesto – un gradevole consiglio da una persona di buon carattere.
perciò io dico: non aprite quella porta, non varcate quella soglia: sappiate che le librerie, a milano, sono più di cento. non c'è alcun bisogno di avere a che fare con persone poco generose di sé che, al contrario di zio paperone, non fanno neanche ridere. in caso di necessità recatevi, non so, al libraccio di viale vittorio veneto, dove trovate gente che sa quel che dice, disponibile a cercare per e con voi. o recatevi alla più vicina feltrinelli dove almeno, se non avrete la ventura di incontrare un libraio formato da romano montroni, c'è la forte possibilità che vi imbattiate in un qualche sconto. i libri, signori, costano, e si deve almeno acquistarli con piacere.
* "La signora Coquenard sorrise, e a un suo segno tutti si sedettero in fretta.
Padron Coquenard fu il primo a esser servito, poi Porthos: in seguito la signora Coquenard riempì il suo piatto e distribuì le croste senza brodo agli scrivani impazienti. ...
Padron Coquenard fu il primo a esser servito, poi Porthos: in seguito la signora Coquenard riempì il suo piatto e distribuì le croste senza brodo agli scrivani impazienti. ...
Dopo la minestra, la domestica portò un pollo lesso, magnificenza per cui le palpebre dei convitati si dilatarono tanto da sembrare prossime a fendersi. ...
Il povero pollo era magro, e lo rivestiva una di quelle pelli grosse e irte di penne, che le ossa non riescono a forare nonostante i loro sforzi; certo, era stato cercato a lungo prima che lo scovassero sul bastone da pollaio sul quale si era ritirato a morir di vecchiaia.
'Diavolo!', pensò Porthos, 'ecco una cosa molto triste: ìo rispetto la vecchiaia, ma non l'apprezzo molto lessata o arrostita'.
'Diavolo!', pensò Porthos, 'ecco una cosa molto triste: ìo rispetto la vecchiaia, ma non l'apprezzo molto lessata o arrostita'.
E si guardò attorno per vedere se la sua opinione era condivisa: ma, tutt'al contrario di lui, non vide che occhi fiammeggianti, i quali divoravano in anticipo quel sublime pollo, oggetto del suo disprezzo.
La signora Coquenard trasse il piatto a sé, staccò con destrezza le due grandi zampe che pose nel tondo di suo marito; tagliò il collo che mise in disparte per sé con la testa; levò l'ala per Porthos, e riconsegnò l'animale alla domestica che l'aveva portato ..."
1 commento:
oggigiorno con tutti questi store di libri, purtroppo, si è persa la bellezza insita nei momenti che precede l'acquisto del libro. entri in una libreria, vaghi con emozione in cerca del libro che acquisterai, ne sfogli qualcuno inebriandoti dell'odore della carta appena stampata ed alla fine Lo scegli, vai alla cassa e ti fermi a parlare con il proprietario dell'acquisto che stai per compiere.
tutto questo ormai è un lontano ricordo, ma grazie ai tuoi consigli se mai mi troverò a passeggiare per le vie di milano saprò dove andare :)
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