lunedì 14 giugno 2010

l'abitante di saturno e l'abitante di sirio

nel corso del viaggio che hanno deciso di intraprendere insieme, a un certo punto Micromega e il filosofo di Saturno si fermano sulla Terra e vedono gli uomini:
"Che piacere provò Micromega vedendo muoversi quelle piccole macchine, studiando i loro gesti strani, seguendoli in tutti gli atti! Che esclamazioni! Con che gioia mise uno dei suoi microscopi nelle mani del suo compagno di viaggio! 'Li vedo!' dicevano tutti e due insieme: 'non vedete che portano pesi, che si chinano, che si rialzano?' E nel dir così, tremavan loro le mani, per il piacere di vedere oggetti così nuovi e per la paura di perderli. L'abitante di Saturno, passando dalla troppa diffidenza a una troppa credulità, credette di vederli lavorare alla propagazione della specie: 'Ah!', diceva, 'ho colto sul fatto la natura”.
quello che legge Micromega di Voltaire (nella biblioteca di babele di franco maria ricci), sul tram numero trentatré, è il signore con la polo nera. la signora in seconda fila a sinistra legge Il nostro piccolo miracolo, un Harmony serie bianca, vale a dire con protagonisti ospedalieri, in cui l'autrice Carol Marinelli (presumo una finta autrice finta italoamericana) fa dire alla protagonista Molly (prendo dalla pubblicità del sito): " Luke è tornato, ma non è solo. Con lui ci sono i suoi due gemelli, i figli della donna che ha preferito a me. Io lo amo ancora, ma non credo che riuscirò a dimenticare tutto il male che mi ha fatto. E anche se quest'uomo meraviglioso riuscisse a guarire il mio cuore ferito, come potrei farmi accettare da questa nuova, piccola famiglia?". molto contemporaneo. la signora in pantaloni bianchi legge, di beryl bainbridge, Lo dice Harriet: di questo libro non so niente, ma deve essere accattivante perché la sua proprietaria, mentre lo legge, non si fa distrarre da nulla. questa signora indossa hogan argentate di una formidabile misura di piede, forse anche 41, e un grande paio di occhiali chanel. mostra supremo sprezzo per la regola che vuole il calzino abbinato al colore dei pantaloni o a quello delle scarpe (avrei qualche dubbio sul calzino argentato) e, ragazzi, che lettrice. di certo, poi, non ha alcuna difficoltà a correre appresso al tram in caso di necessità. cosa che non si può dire della signora in pantaloni bianchi e rossi vicino a lei: se penso allo squagliarsi dell'asfalto milanese con il caldo, immagino quei tacchi alti e sottile imprigionati nel catrame, e con essi l'improvvida signora. e comunque nel racconto sui mezzi pubblici, oggi, c'è un arcano che va sciolto. nelle mani del signore in alto a sinistra c'è un sacchetto del libraccio contenente l'Introduzione alla filologia greca di nesselrath e fornaro, e fin qui tutto regolare. lo stesso signore, tuttavia, prima di salire sul tram (è ritratto alla fermata) aveva guardato a più riprese in un vicino cestino della spazzatura. cosa andava mai cercando?

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