giovedì 23 dicembre 2010

cose che mi sono regalata per natale

1. un impianto per il karaoke in specialissima offerta al lidl, di cui mi pregio di ricevere settimanalmente la newsletter. ho imparato le immense virtù di questo passatempo dai miei vicini di appartamento precedente, una famiglia di filippini che si chiamavano tutti Niki, i quali solevano, il sabato, invitare parecchie altre famiglie amiche della stessa provenienza geografica per dedicarsi, tra un fritto di pesce e un altro, a questa amenissima attività. ho dedotto da ciò che nelle filippine il karaoke deve essere una importante prerogativa nazionale. comunque un affarone: per soli 29 punto 90 euro si acquista un

Set completo per il collegamento al lettore DVD e alla televisione, DVD per karaoke con 15 party hits internazionali con sottotitoli per cantare, Con 2 microfoni in metallo di alta qualità per duetti, 3 anni di garanzia

non vedo l'ora di darmi ai party hits.

2. un bollitore villeroy & boch con motivo "petites fleurs": il mio bollitore di sobrio acciaio ha pensato molto opportunamente di scassarsi in prossimità del natale.

3. V.S. Naipaul, La maschera dell'Africa, Adelphi, 2010. L'autore, in Sudafrica, a colloquio con Joseph, trentenne zulu: "Disse: 'Sono un uomo moderno'. Intendeva dire un africano moderno, una persona che si era sbarazzata di gran parte del bagaglio coloniale; certe parole le usava in un'accezione tutta sua. ... 'Le antiche usanze mi hanno chiamato, e io ho trovato la pace. ... Ci sono molte sette cristiane da noi, e tutte cercano di scavalcare e soffocare la nostra identità africana'. Joseph difese a spada tratta la necessità di sacrificare vacche e capre nel modo tradizionale; gli animalisti se ne stessero alla larga. ... 'Perché dovremmo macellarle nel modo che secondo voi è più umano? ... Chi sono i cristiani per dire che dovremmo seguire regole più igieniche? Sono stati loro, i cristiani, a creare l'apartheid e a rendere schiava la mia gente, nonostante la Bibbia'".

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Di fronte al mio vecchio appartamento viveva un signore filippino che passava i sabati a sgolarsi, stonato come pochi, sui grandi classici della musica italiana.
Un po' mi manca.

Anonimo ha detto...

Ciao,

il tuo blog mi piace molto, è gioioso.

Sai, un tempo frequentavo un ragazzo e il suo dirimpettaio (del cortile interno, stile casa a ringhiera) era un uomo, dicevano, con problemi mentali. Quest'uomo soleva cantare la madama butterfly... metteva un cd a tutto volume e ci cantava sopra. Tutti si lamentavano, ma a me dava immensa gioia, perchè sentivo nella sua voce la vibrazione di chi ha voglia di vivere e non perde mai la speranza... in particolare la vibrazione di chi nell'arte trova ispirazione.
Mi manca...
E poi... anch'io mi sono comprata il tuo stesso karaoke!!!!!!!! MI PIACE UN SACCO!!!!!!!!
Buoni parti hits!
Ciao,
Silvia - Milano

aa ha detto...

perciò ti sei comprata un karaoke per superare

a. la perdita del ragazzo che frequentavi;
b. l'insopportabile assenza del signora che cantava la madama butterfly?

in ogni caso, dal karaoke non si prescinde.

aa