ai tarantini autentici, schiera della quale mi pregio di far parte, il senso dell'umorismo non verrà mai meno.
di seguito il ritratto di alfondo, commerciante olistico, e poi, come prelibatezza finale, le immagini degli sposi. il mercato cui si allude è quello di piazza fadini.
alfonso da tarantoalto, massiccio, sulla quarantacinquina, lineamenti mediterranei, alfonso porta i capelli ricci, lunghi sul collo. fino a qualche tempo fa girava sempre scalzo. con una voce cavernosa grida e impartisce ordini ai suoi uomini, come a una ciurma. collane e bracciali d’oro spiccano sul corpo villoso, mentre a ogni passo un crocifisso pendente vibra da uno dei due orecchini. è un commerciante di larghe vedute, possiede alcuni locali nei pressi del mercato ed espone la sua merce sulla strada occupando abusivamente due vie di un intero isolato. la tabella merceologica è un concetto e non un precetto: a seconda del periodo alfredo espone mobili, poltrone, divani, sedie, sdraio, piccoli elettrodomestici, ombrelloni, giocattoli per il mare, barbecue, carbonella, tutto per la scuola, orologi, canarini, complementi d’arredo, quadri, statue di san pio in tutte le grandezze compresa quella naturale, alberi di natale, addobbi, luci, ombrelli, presepi, bandiere di club, bandiere della nazionale (pure in occasione dell’anniversario dell’unità), uova di pasqua, peluche, cioccolato molto surrogato, lampadari. qualche anno fa fu arrestato perché in occasione delle feste di natale aveva stipato in un vicino sottoscala-deposito una quantità tale di materiale pirotecnico sufficiente a ripetere lo scherzetto di nagasaki. in seguito, quando fu mandato ai domiciliari, siccome abita al secondo piano del palazzo di fronte, si mise a dirigere l’attività dal balcone, da dove godeva di una visuale più ampia. alfonso è instancabile, spesso lavora anche di domenica spostandosi al mercato delle pulci in un altro quartiere della città. durante la mattinata, tra le altre cose, invita i passanti a comprare biglietti di una riffa organizzata da lui, così, tanto per diversificare; al prezzo di uno o due euro si può rischiare la vincita di uno dei suoi articoli. al servizio di alfonso lavorano cinque o sei ceffi che sembrano usciti da un film di pirati, lui li incita a gridare, sorvegliare e a imbonire senza sosta il pubblico, a natale uno di loro strepita di continuo per ore: “ADDOBBA’… DECORA’… ADDOBBA’…. DECORA’” (trad.: addobbate, decorate, please).il diciotto agosto duemiladodici tamara, la figlia di alfonso, si è sposata con alessandro. per l’occasione papà ha fatto attaccare uno striscione di auguri tra due palazzi e sul muro alcuni manifestini con la foto dei due colombi. avrei dato molto per essere uno degli invitati.
3 commenti:
ma io parto per taranto!
sai cosa ti piacerebbe? la fiction Capri.
io la adoro.
cerco notizie, allora.
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