serendipity diffusa tra la stazione di metropolitana di loreto, in alto a sinistra, e quella di cadorna, all'esterno, in alto a destra. a loreto si leggeva Cormac McCarthy, Non è un paese per vecchi, a loreto Cormac McCarthy, Meridiano di sangue. Al centro a sinistra si registra il trionfo del pop con Sidney Sheldon, Le sabbie del tempo. Al centro a destra (chi legge deve fidarsi: scattare foto in metropolitana non è così agevole come lo è in tram), la signora che si prepara a scendere ha appena chiuso un volume sulla cui copertina ho potuto appena leggere Consigli per l'esercizio delle virtù, di cui non trovo alcuna notizia se non nella terza parte di Filotea, Introduzione alla vita devota di San Francesco di Sales, che proprio all'esercizio delle virtù è dedicata. Dal capitolo XII, La necessità della castità, risulta chiaro che, per quello che concerne i piaceri della carne, non c'è scampo per alcuno: "Il cuore casto è come la madreperla, che può ricevere soltanto le gocce d'acqua che scendono dal cielo, giacché può accogliere soltanto i piaceri del matrimonio, che viene dal cielo. Fuori da ciò non deve nemmeno tollerare il pensiero voluttuoso, volontario e prolungato". Epperò: "Per gli sposati dico che è sicuro, anche se la gente comune non riesce a pensarlo, che la castità è loro molto necessaria; per essi non consiste nell'astenersi in modo totale dai piaceri carnali, ma nel sapersi moderare. Ora, a mio parere, il comando: Adiratevi e non peccate, è più difficile di quest'altro: Non adiratevi affatto. Riesce più facile evitare la collera che controllarla. Lo stesso si può dire dei piaceri carnali: è più facile astenersene completamente che essere moderati.
E' vero che la grazia del sacramento del matrimonio dà una forza particolare per attenuare il fuoco della concupiscenza, ma la debolezza di coloro che ne usufruiscono passa facilmente alla permissività, poi alla dissoluzione, dall'uso all'abuso. (...) Aggiungo che i casi della vita, oltre alle lunghe malattie, spesso separano i mariti dalle mogli. Ecco perché gli sposati hanno bisogno di due generi di castità : la prima, per essere capaci di vivere in astinenza assoluta quando sono separati, nelle occasioni cui ho appena accennato; la seconda, per essere capaci di moderarsi, quando vivono insieme. (...). Alla fine, tuttavia: "Filotea, è proprio vero, nessuno vedrà Dio se non è casto, nessuno abiterà nella sua santa tenda se non è puro di cuore; e, come dice il Salvatore stesso: I cani e i peccatori di sensualità ne saranno esclusi, e beati i puri di cuore perché vedranno Dio". non so se voglio abitare in una santa tenda. in basso a sinistra, il giovane mascalzone in maglietta celeste ha appena chiuso le Affinità elettive, mentre la sovrana lettrice in basso a destra, in tram, si diletta con I mangiatori di morte di Michael Crichton.
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