eh, Binaghi è forte. E io ho smesso di leggere gli inserti culturali una decina d'anni fa. Mi piaceva il domenicale del Sole24ore, dov'ero affezionato alle critiche cinematografiche di Roberto Escobar: qualche volta venni pure a trovarlo a Milano (era vecchio compagno del mio ex-collega di scrittura Leonelli), dopo che dall'università di Bologna si trasferì alla Statale.
Nel caso specifico, condivido i temi della "guerra fra bande"; del "rinnovamento" (più o meno generazionale) che si concretizza nell'avvicendarsi nei posti e conformarsi all'esistente; dello scambiare le ambizioni per rivoluzione culturale. Felice l'espressione: Nascere incendiari e inecchiare Soloni, che si può parafrasare: "piccoli tromboni crescono".
LA PAGINA FACEBOOK DI ANNA ALBANO DEDICATA ALL'EDITING
Everybody needs an editor
gli illustratini di "cose da libri"
concepite al tavolino di un bar da anna albano, che fa l'editor, e raffaella valsecchi, che fa l'illustratrice. cercate "le perline" tra i post, prelevate e gustate
Matteo Grimaldi, "La vita delle cose che amiamo"
è arrivato il terzo grano di editoria illustrata gratuita di "cose da libri"
misteriose storie di editing in corso
cosa è un marchio? una marca, un brand? ce lo spiega attraverso più di cento esempi illustrati un noto designer milanese.
editor indipendente e traduttrice, anna albano lavora in ambito editoriale dal 1990. è titolare del microservice editoriale "faccio testo". lavora con gli autori che desiderano migliorare i loro manoscritti per presentarli agli editori. opera sull'equilibrio complessivo della struttura, sull'efficacia di ogni parte del testo, tagliando e riscrivendo di concerto con l'autore dove è necessario.
scrive principalmente sul tram numero due, dove elabora tra l'altro i brani dedicati ai lettori itineranti che pubblica su questo blog.
è l'autrice di "milano città di libri - guida alle librerie e ai librai indipendenti di milano", pubblicata nel 2010 per i tipi di nda press, nonché di una serie di apprezzate quarte di copertina.
4 commenti:
eh, Binaghi è forte.
E io ho smesso di leggere gli inserti culturali una decina d'anni fa. Mi piaceva il domenicale del Sole24ore, dov'ero affezionato alle critiche cinematografiche di Roberto Escobar: qualche volta venni pure a trovarlo a Milano (era vecchio compagno del mio ex-collega di scrittura Leonelli), dopo che dall'università di Bologna si trasferì alla Statale.
apprezzo anch'io il suo parlar chiaro.
Nel caso specifico, condivido i temi della "guerra fra bande"; del "rinnovamento" (più o meno generazionale) che si concretizza nell'avvicendarsi nei posti e conformarsi all'esistente; dello scambiare le ambizioni per rivoluzione culturale.
Felice l'espressione: Nascere incendiari e inecchiare Soloni, che si può parafrasare: "piccoli tromboni crescono".
segnalo:
http://www.conaltrimezzi.com/2012/letteratura/cronaca-letteraria/carofiglio-ostuni-e-la-corazzata-potemkin/
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