mercoledì 28 aprile 2010

così comodo che si può leggere anche in tram

è salito sul tram numero due caracollando, alto e scuro, un enorme valigia nera come bagaglio. con quel cappellino schiacciato sul capo e gli occhi vaganti pareva pure un po' minaccioso. finché si è seduto, si è sentito rumor di cerniera e dalla tasca esterna della valigia nera è spuntato un libriccino, un oggetto che se l'energumeno fosse stato una signora sarebbe potuto essere a giusta ragione un petrarchino. erano i Canti di giacomo leopardi. l'omone li leggeva, assatanato e bizzarro come molti lettori acharnés.

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