prima hanno sostato davanti allo scaffale della musica. lui, brandendo la biografia degli ac/dc, dichiara "questo libro qui è spaziale, devo averlo assolutamente". poi, dopo aver appuntato l'attenzione su una foto di john lennon che occhieggia da un'altra copertina dice alla sua interlocutrice "ah, ma allora era così da giovane!", poi aggiunge "andiamo, sennò da qui non mi muovo più". si spostano al settore ragazzi, dove lei prende in mano il Lexikon di Harry Potter e gli spiega che è un dizionario di tutti gli incantesimi. "dimmi un incantesimo". "expelliarmus". lei sfoglia il libro alla ricerca della lettera e, trova ciò che cerca e poi precisa "ovviamente non è un libro da leggere". lui annuisce, serio: "allora l'hai scelto perché ti ispirava la copertina?". "a dire il vero me l'hano regalato per natale, e ci hanno azzeccato". "tua madre?". "sì". ancora lei: "allora che libro hai preso?". lui, che sottobraccio tiene, di petros markaris, Si è suicidato il Che, risponde mostrandoglielo e aggiunge "il che non si è suicidato, lo hanno ucciso a tradimento". poi la sua attenzione è attratta da un altro titolo sullo scaffale. prende La valigia di Hana e dichiara "bello, me lo sono letto tre volte". prendono ancora, da comprare, erik orsenna, poi La storia di Iqbal.
e questo è stato il pomeriggio in libreria di due quattordicenni assai poco fighetti. non so come mi sono trattenuta dal baciarli entusiasticamente.
milano, libreria feltrinelli di corso buenos aires, ieri.
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