l'esistenza dei "gd", che lungi dall'essere la sigla "grande distribuzione" sono i pulcini del pd. al corteo del 25 aprile, a milano, sfilavano tutti ben ordinati, dietro al camion con la musica, maglietta plaudente alla resistenza uguale per tutti e bandiere arancioni. non so cosa dichiareranno stasera i telegiornali, ma pareva che alla manifestazione ci fosse parecchia gente; un'impressione condivisa dai cari amici che erano con chi scrive. c'erano moltissimi giovanissimi (non si vede, ma l'undicenne con felpa bianca e naso importante sfoggiava una maglietta con un enorme che guevara stampato sul davanti; colgo l'occasione per precisare che sulla bandiera italiana, ancorché rovesciata, campeggia la scritta "anpi concorezzo"), gli usuali comitati antifascisti (quello capitanato dalla volenterosa signora con vestito rosso e megafono – che cantava vecchie canzoni antifasciste come un usignolo – era anche antimperialista) e, come si può verificare a destra della foto con la bandiera, un autentico ranger. c'era pure il mio pop amico cristiano valli, orrendamente disheveled con una maglietta rossa che aveva indubbiamente visto giorni migliori, motivo per il quale non mi sono sentita di fotografarlo.
devo aggiungere che, da un punto di vista squisitamente cromatico, ho poco apprezzato la presenza di individui viola con bandiere viola: con tutto il rosso che c'era attorno, la macchia viola richiamava vagamente un funerale.
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