A ottobre di quell’anno (1976, n.d.a.) Marina e Ulay andarono a Berlino, forse per preparare due performance che avrebbero presentato singolarmente in quella città un paio di mesi dopo. In quel periodo Marina fece un test di gravidanza, il cui esito Ulay avrebbe conservato gelosamente per i successivi trent’anni: era incinta. Com’era accaduto prima con Neša, era convinta che un figlio sarebbe stato un ostacolo insormontabile per la sua carriera artistica. Ulay ricorda che era solita dire: "Sono un’artista in tutto e per tutto e non posso condividere le mie emozioni d’artista con un figlio". Ulay fu d’accordo con la decisione di interrompere la gravidanza, intervento a cui Marina si sottopose ad Amsterdam.
James Westcott, When Marina Abramovic Dies - A Biography, MIT Press, Cambridge, MA, 2010.
immagine courtesy morbidanatomy.blogspot.com
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