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- Ehilà, Guglielmo!
- Carissimo Salvatore…
- Senti, ho dato un’occhiata a quella
cosa che mi hai dato ieri, ci sto lavorando. Ti volevo far vedere solo l’inizio
per sapere se per te va bene…
- Ma nemmeno la bocca dovevi aprire, lo
sai che mi fido di te. Dimmi tutto.
- Ecco… vedi, io ho pensato solo
all’inizio, le prime righe, senti: “Essere o non essere, questo è il problema:
se sia più nobile d’animo sopportare gli oltraggi, i sassi e i dardi
dell’iniqua fortuna, o prender l’armi contro un mare di triboli e combattendo
disperderli. Morire, dormire, nulla di più, e con un sonno dirsi che poniamo
fine al cordoglio e alle infinite miserie naturale retaggio della carne, è
soluzione da accogliere a mani giunte.”
- Mmm, suona bene, ma perché, io che
avevo scritto?
- Ecco, tu dicevi: vivere o morire, certo
è un bel casino: se sia meglio starsene così ad aspettare indifferente o
reagire e prendere il toro per le corna. Schiattare, appisolarsi e basta, così
la facciamo finita e buonanotte ai suonatori, non sottovalutiamolo, non facciamo
che la prendiamo così alla leggera anzi preghiamo che sia così!”
- No, per me va bene come hai detto tu,
Salvatò, hai pensato pure al titolo? Oppure lasciamo Il principino?
Cosimo Grieco, Editor famosi, Taranto 2012
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