mercoledì 16 febbraio 2011

desideri femminili

Io non ho l'indole della lottatrice della Regina (nel senso di nome proprio di persona) del racconto di Giulio Mozzi. Epperò condivido e accolgo quel senso di divinità che descrive, nonché quello spudorato desiderio finale: "Ho lottato per togliere Matt a un'altra donna che non mi aveva fatto niente di male, mi sono sentita nel giusto quando l'ho incontrata e ci siamo insultate e graffiate, ho goduto del suo dolore, ho alzato brindisi contro di lei, ho fatto di tutto per trascinare Matt nel mio letto e tenercelo, e ci sono riuscita. Quando, dopo due anni di caccia e di lotta, finalmente ho sentito il sesso di Matt entrare nel mio, mi sono sentita divina. E ho desiderato di fargli cose tali, che il desiderio di nessun'altra donna potesse mai sfiorarlo." Mozzi, Lettera di conforto, in Fiction, Einaudi, Torino 2001

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